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Uno studio scientifico ha scoperto che la quantità di anidride carbonica immessa in atmosfera dalle piante per l’alimentazione delle bufale neutralizza la somma di CO2 emessa dalle fasi di lavorazione del latte. Anzi, stima che per ogni kg di mozzarella dop vengano sottratti 52 kg di CO2 dall’ambiente. Un dato positivo che si somma a quello secondo cui oltre la metà delle aziende DOP ha realizzato investimenti green.

L’uso di energia rinnovabile, compreso il riscaldamento del processo solare, e di tecnologie efficienti di conversione dell’energia, sono stati presi in considerazione in letteratura per migliorare le prestazioni energetiche della produzione di formaggio. Tuttavia, la maggior parte degli studi ha preso in considerazione una fonte di energia alla volta e difficilmente ha tenuto conto dell’impatto delle emissioni di carbonio.

Il settore del latte alimentare confezionato sviluppa un giro d’affari pari a 2.258,3 milioni di euro e rappresenta il 13,4% dell’intera produzione complessiva a valore del lattiero-caseario, stimata in 16,85 miliardi di euro. Sono circa 110 le aziende che producono latte alimentare. La maggior parte delle aziende a specializzazione lattiera produce anche panna, sia fresca che UHT e, più marginalmente, burro.

La scheda informativa dell’IDF n° 27/2023 propone le definizioni di matrice lattiero-casearia e di effetti sulla salute della stessa, alla luce di diversi studi che affermano che l’effetto di un alimento sulla salute dipende dalla combinazione di componenti nutrizionali contenuti nell’alimento e dalla struttura risultante.

Per il gruppo agroalimentare italiano i ricavi nei primi nove mesi 2023 sono stati di 600,7 milioni di euro, in aumento del 15,2%, rispetto ai primi nove mesi del 2022. L’EBITDA ha raggiunto i 57,1 milioni di euro, in crescita del 44% rispetto ai 39,6 milioni del 30 settembre 2022, con un margine del 9,3% rispetto a 7,5%.

L’effetto della stagionalità sul contenuto di ammine biogeniche (BA), composti che potrebbero minacciare la sicurezza alimentare ad alto livello, è stato valutato nel Fiore Sardo, un tipico formaggio artigianale a latte crudo di pecora prodotto in Sardegna. I campioni di formaggio raccolti da sei allevamenti, dopo quattro mesi di stagionatura, sono stati prodotti da gennaio a giugno.

Il Consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP sceglie la continuità e riconferma Domenico Raimondo alla presidenza.

È uno dei formaggi più antichi della Sardegna con una lunga storia che affonda le sue radici ai tempi della popolazione Nuragica: popolazione dedita all’allevamento degli ovini piuttosto che all’agricoltura.

In questa analisi sono stati valutati gli impatti ambientali della produzione di latte di bufala utilizzando l’approccio Life Cycle Assessment. Si utilizza un sistema di confini dalla culla al cancello (from cradle-to-gate), un approccio attributivo e un’unità funzionale pari a kg di latte di bufala corretto a energia (ECM).

L’IDF ha analizzato a fondo il legame di questo batterio patogeno con i prodotti lattiero-caseari analizzando i pericoli, le normative di riferimento e le strategie adottate dal settore per gestire i rischi correlati.

Novità per il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP eletto dall’assemblea dei soci i cui componenti resteranno in carica per il prossimo triennio.