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“Il Ministero dell’Agricoltura riconosce l’importanza della sicurezza alimentare e la necessità di garantire cibo sufficiente per tutti gli abitanti del pianeta. In un mondo in cui la popolazione continua a crescere, soprattutto nelle nazioni più deboli e in via di sviluppo, ci sono due approcci alla sicurezza alimentare.

Da una parte c’è chi sostiene che la soluzione sia quella di garantire cibo per tutti, a prescindere dalla sua qualità. Noi crediamo invece che ci sia un’altra strada: quella di garantire cibo per tutti, tenendo al centro la qualità.” Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo alla fiera Tuttofood a Milano. “Non ci arrendiamo,” ha aggiunto il ministro, “all’idea che il cibo debba essere prodotto in modo artificiale, come il pesce stampato in 3D o la carne prodotta nei bioreattori. Crediamo invece nella ricerca, quella vera, che può incidere sulla produzione di qualità attraverso il rafforzamento delle nostre piante. La storia ci ha già mostrato come la genomica possa raddoppiare la produzione di grano a parità di consumo di suolo. Possiamo immaginare un modello di produzione che permetta di portare acqua dove ce n’è meno, come in alcune nazioni africane dove il 65% del terreno è arabile ma manca l’acqua”.

“Il nostro obiettivo,” ha continuato Lollobrigida, “è quello di garantire una sicurezza alimentare basata su una produzione di eccellenza. Per questo motivo, il Governo sta intraprendendo due azioni: la prima è quella di proibire l’importazione, la produzione e la commercializzazione di prodotti non sicuri; la seconda è quella di applicare il principio di precauzione europeo, secondo cui se non si è sicuri se una cosa danneggia l’ambiente o fa male agli esseri umani, si può proibirla”. 
“Non vogliamo proibire o evitare la scienza, ma seguire le indicazioni del popolo e tutelare la natura. Gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori sono gli ambientalisti che tutti i giorni proteggono l'ambiente con il loro lavoro,” così ha concluso il ministro Lollobrigida.

Fonte: politicheagricole.it