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La Rappresentanza Permanente d'Italia presso l'Unione europea ha organizzato il 26 ottobre 2022 al Parlamento europeo la tavola rotonda “Politics meets Nutrition Science”, ospitata dalla Vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, unitamente a tutte le delegazioni italiane dei gruppi politici del Parlamento. La Commissione dovrebbe proporre un sistema armonizzato di etichettatura fronte pacco nel 2023, con l'obiettivo di incoraggiare diete sane e promuovere un funzionamento più fluido del mercato unico.

L'Ambasciatore Stefano Verrecchia ha dichiarato: "L'Italia rimane impegnata a promuovere un dibattito aperto e basato sulla scienza su come incoraggiare diete sane attraverso un'adeguata informazione ai consumatori. Sosteniamo l’obiettivo di ridurre l'obesità e le malattie non trasmissibili ma mettiamo in guardia dal rischio che si adottino strumenti normativi che possano creare una artificiale divisione tra alimenti sani e non sani, oltre ad andare incontro con le tradizioni alimentari nazionali".

La tavola rotonda è stata introdotta dalla Vice-Presidente del Parlamento Pina Picierno e dal Vice-Ministro dell'Agricoltura della Repubblica Ceca, attuale Presidenza del Consiglio UE, Jindřich Fialka.

I relatori hanno discusso delle informazioni nutrizionali sugli alimenti e delle caratteristiche che un'etichetta nutrizionale dovrebbe avere per consentire ai consumatori di seguire una dieta sana, varia ed equilibrata.

Il Prof. Luca Piretta, nutrizionista, specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell'Università degli Studi di Roma (Campus Bio-Medico), ha esordito dicendo: "La comunicazione ai consumatori attraverso l'etichetta frontale deve essere informativa ed educativa. Limitare la responsabilità di una corretta alimentazione alla valutazione di un singolo prodotto disponibile sullo scaffale è assolutamente fuorviante ed a volte del tutto controproducente, poiché non si può sapere quanto di quel prodotto verrà consumato (a meno che la porzione non sia prevista), in che tipo di dieta verrà inserito, né tantomeno lo stato di salute dell'individuo che lo consumerà".

Carla Valeiras, dell'associazione europea dei consumatori SAFE (Safe food advocacy Europe), ha evidenziato i risultati chiave del loro recente rapporto sui principali schemi di etichettatura nutrizionale volontaria in uso in Europa e nel mondo: "Le malattie non trasmissibili e l'obesità dovuta ad abitudini alimentari non salutari sono un grave problema per la società moderna. È essenziale che i consumatori siano adeguatamente informati sulle loro scelte. Non vi può essere scelta consapevole, senza informazioni accurate ed affidabili". Floriana Cimmarusti, Segretario Generale di SAFE, si è detta fiduciosa che "la Commissione terrà conto degli esiti del nostro rapporto nel formulare la sua proposta".

Stephan Peters, esperto di scienza della nutrizione dell'Associazione lattiero-casearia olandese, ha dichiarato che "uno schema armonizzato a livello EU deve dimostrare di avere un effetto positivo sulla salubrità del paniere del supermercato del consumatore nella vita reale, in linea con l'approccio dell'EFSA per comprovare le indicazioni sulla salute".

Il Prof. Marco Silano, Direttore di Ricerca e Responsabile dell'Unità Alimenti, Nutrizione e Salute dell'Istituto Superiore di Sanità, ha presentato i vari schemi di etichettatura nutrizionale volontaria in uso in Europa ed affermato che "lo schema di etichettatura FoP NutrInform Battery è efficace nell'informare accuratamente i consumatori sulla composizione nutrizionale degli alimenti che compongono la dieta quotidiana. NutrInform si basa sulla rappresentazione grafica di una batteria, la cui percentuale di carica riflette il tasso di energia e i nutrienti forniti da una porzione dell’alimento confezionato".

L'Ambasciatore Stefano Verrecchia ha concluso: "L'evento di oggi dimostra che, oltre all’Italia ed agli altri Paesi che sostengono in Consiglio la nostra posizione, anche scienziati di chiara fama, la società civile ed i gruppi politici del Parlamento europeo chiedono alla Commissione europea di valutare attentamente la situazione prima di presentare una proposta. Uno schema armonizzato a livello europeo deve dimostrare reali benefici per la salute dei cittadini europei".

 

Fonte: italiaue.esteri.it