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Arriveranno a settembre e saranno a marchio Coop le uova "cruelty free", ottenute da allevamenti di ovaiole senza la soppressione dei pulcini maschi.

Già da una ventina d'anni Coop si impegna per salvaguardare il benessere delle galline, percorso iniziato nel 2002 con la nascita della filiera controllata delle uova a marchio Coop e delle prime uova bio. Numerose sono state anche in seguito le iniziative per una filiera più rispettosa delle vite di questi animali, fino ad arrivare allo scorso anno, quando Coop ha aderito ad una campagna a favore dell'ovosessaggio per evitare l'abbattimento dei pulcini maschi.

Negli allevamenti di galline ovaiole infatti, i pulcini maschi, considerati improduttivi, sono nella maggioranza dei casi soppressi dopo la nascita, soffocati o tritati.

Ha spiegato Renata Pascarelli, direttrice qualità Coop Italia: "Il sistema di ovosessaggio che stiamo utilizzando avviene interamente in Italia, con le nostre galline tutte italiane. In questo modo possiamo garantire una filiera tutta italiana di uova da galline allevate a terra e cruelty free".

Per quanto riguarda il destino dei pulcini salvati grazie a questa iniziativa, Coop ha concordato con i propri fornitori di uova che per ogni gallina ovaiola ci sia un corrispondente pulcino maschio non destinato all'abbattimento ma allevato.

Questa filiera avrà ovviamente un costo maggiore, perciò l'insegna riconoscerà al produttore un prezzo maggiore per uovo, assicurando il ritiro costante nel tempo delle uova e degli animali allevati. L'investimento è sicuramente ingente ma Coop considera un obiettivo importante fare da apripista in questo mercato, sperando che altri seguano il suo esempio.

 

Fonte: Sole 24 Ore