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In molti comuni del Nord Italia non piove da più di 100 giorni, l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha lanciato l’allerta sui livelli del fiume quasi completamente in secca, nelle centrali idroelettriche si cominciano a riscontrare significativi cali di produzione e infine è alcuni comuni hanno avviato programmi di razionamento per l’irrigazione volti a salvaguardare i livelli degli acquedotti e quindi dell’acqua potabile. Piemonte e Lombardia sono pronte a chiedere lo stato di emergenza, per Coldiretti Lombardia a rischio c’è la produzione di cibo made in Italy, e infine il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani propone di istituire un Tavolo politico istituzionale.

 L'ultimo rapporto “Drought in Numbers” dell'UNCCD, pubblicato l'11 maggio scorso, in occasione della 15° sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD COP15), invita a un impegno globale pieno, che abbia una priorità assoluta per la preparazione di azioni per contrastare la siccità in tutte le regioni del mondo.

Secondo il rapporto, la siccità sta aumentando a livello globale dal 2000, e colpisce circa 55 milioni di persone ogni anno. Entro il 2050, le zone aride potrebbero coprire tra il 50 e il 60% di tutta la terra, con circa tre quarti della popolazione mondiale che vive in queste aree in condizioni di grave scarsità d'acqua.

In vista della Giornata della desertificazione e della siccità del 2022, l'UNCCD ha lanciato “Droughtland”, una campagna di sensibilizzazione pubblica con una nazione immaginaria colpita dalla siccità, per mostrare soluzioni e mobilitare un'azione globale per aumentare la resilienza alla siccità.

La siccità è uno dei disastri naturali più distruttivi, poiché causa impatti severi quali perdite di raccolti su vasta scala, incendi e stress idrico. Esacerbata dal degrado del suolo e dai cambiamenti climatici, la siccità sta aumentando con ritmi crescenti. Anche l’Italia è colpita da questo fenomeno. 

Le azioni contro la siccità sono però possibili e praticabili e possono essere intraprese a tutti i livelli, dai cittadini, dalle imprese, dai governi e dai partner delle Nazioni Unite: tutti possono dare una mano. I governi, assieme ai cittadini, possono promuovere e attuare programmi di rigenerazione dei suoli, incentivare la coltivazione di colture resistenti alla siccità, irrigare in modo efficiente, favorire il riciclo e riutilizzo dell'acqua. Come cittadini, possiamo cambiare le nostre abitudini, condividere le nostre azioni virtuose. Per saperne di più è disponibile il sito ufficiale della campagna

Quest’anno l’evento globale della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità si svolgerà a Madrid. Ulteriori informazioni disponibili sul sito dell’UNCCD.

Franco Metta