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Guerra in Ucraina e rincari energetici spingono i costi correnti per la produzione della frutta e della verdura italiane che arrivano anche a raddoppiare (fino a +119%) con un impatto traumatico sulle aziende agricole.

Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha firmato il decreto con il quale si opera, in favore di Regioni e Province autonome, il riparto di 500 milioni di euro previsti dal PNRR per l’innovazione nel settore della meccanizzazione agricola e alimentare.

In controtendenza in agricoltura calano valore aggiunto ed occupazione (-2,5%) nel terzo trimestre dell’anno per effetto del mix micidiale dell’aumento dei costi e del cambiamento climatico che ha decimato i raccolti.

Crolla la produzione nazionale di olive (-37%) rendendo impossibile la produzione di 1 bottiglia su 3 di olio extravergine Made in Italy, mentre l’esplosione dei costi mette in ginocchio le aziende agricole e con l’inflazione generata dal conflitto in Ucraina volano sugli scaffali i prezzi al dettaglio. È quanto emerge dal Dossier “2022 fra clima e guerra, nasce l’olio nuovo” di Coldiretti e Unaprol su dati Ismea.

Per effetto delle difficoltà economiche e del caro prezzi nel carrello della spesa gli italiani hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura che crollano nel 2022 del 9% in quantità rispetto allo scorso anno, ai minimi da inizio secolo. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Cso Italy/Gfk Italia.

In questo lavoro viene presentato un metodo SPE/GC-FID, che prevede l’uso di una cartuccia di silice da 1g, per la determinazione dei FAEE - Esteri etilici degli acidi grassi negli oli d’oliva.

Le tecnologie convenzionali quali pastorizzazione e sterilizzazione, se da un lato garantiscono la sicurezza alimentare e una lunga shelf-life, dall’altra parte modificano le caratteristiche organolettiche e nutrizionali degli alimenti, determinando in particolare la perdita di costituenti termolabili, l’alterazione di colore, sapore e aroma. Il trattamento con alte pressioni idrostatiche (HPP, high pressure processing) è una tecnologia innovativa di stabilizzazione a freddo, che si sta affermando come valida alternativa ai convenzionali processi termici in quanto consente di inattivare i microrganismi senza l’utilizzo del calore, preservando così le caratteristiche sensoriali e nutrizionali del prodotto.

La campagna di trasformazione del pomodoro 2022 è partita con qualche giorno di anticipo e, sostengono quelli dell’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, con qualche preoccupazione in più. “Uno scenario particolare nel quale si combinano la precoce maturazione dei frutti conseguente alle alte temperature delle scorse settimane, per cui ormai tuti gli stabilimenti produttivi hanno avviato la trasformazione, e le tante incognite,” afferma l’associazione in una nota, “che caratterizzano un contesto economico quanto mai incerto, di cui bisogna tenere conto già in questo inizio di campagna”.

Nuovo rivestimento antimuffa a basso costo da applicare direttamente su frutta e verdure per mantenerne inalterate qualità e proprietà nutrizionali fino a dieci giorni. È quanto ha messo a punto una ricerca condotta da ENEA, insieme all’Università degli Studi di Salerno, Dipartimento di Ingegneria Industriale, e pubblicata sulla rivista Nanomaterials.

Aromi come questi sono da sempre patrimonio dell’umanità, ma le nuove esigenze tecnologiche e trend come l’ecosostenibilità e il rispetto dell’ambiente hanno modificato necessità e prospettive.

Il progetto europeo Horizon 2020 OLEUM è giunto alla fine di un percorso durato 54 mesi e si è concluso a febbraio 2021 con una conferenza pubblica. Obiettivo del progetto, la messa a punto di metodi analitici innovativi per la qualità e autenticità dell’olio di oliva.