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Food Safety
Sicurezza&Qualità

La verifica dell’adempimento alle prescrizioni della normativa vigente in materia di  OGM si realizza mediante controlli effettuati su tutto il territorio nazionale e all’importazione.

 Ai fini del controllo ufficiale il regolamento UE 625/2017 prevede il: 

controllo fisico: un controllo di animali o merci e, se del caso, controlli degli imballaggi, dei mezzi di trasporto, dell’etichettatura e della temperatura, campionamento a fini di analisi, prova e diagnosi e qualsiasi altro controllo necessario a verificare la conformità alla normativa.

I controlli sono effettuati anche attraverso campionamenti, in tutte le fasi della  produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimenti, ivi compresa  l’importazione.

Modalità di campionamento 

Le modalità di prelievo dei campioni per il controllo ufficiale degli alimenti GM sono  riportate nella Raccomandazione 2004/787/CE recante orientamenti tecnici sui metodi di  campionamento e di rilevamento degli OGM nel quadro del Reg. (CE) 1830/2003 relativo  al controllo dei requisiti di etichettatura per gli OGM autorizzati. Al momento considerando che le metodologie riportate nella citata Raccomandazione risultano non sempre facilmente attuabili e/o attuate, e che la stessa  Raccomandazione consente di applicare strategie di campionamento alternative, si  ritiene che le indicazioni riportate nel Reg. (CE) 401/2006 e successive modifiche, relativo ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di  micotossine nei prodotti alimentari, possano essere un adeguato riferimento per il  campionamento dei prodotti ai fini del controllo ufficiale in questo ambito normativo.

Il prelievo dei campioni

I requisiti fondamentali del campionamento sono: la rappresentatività e la praticabilità.  

Un campione rappresentativo viene realizzato mediante l’impiego di attrezzature e procedure che  consentano di prelevare un numero congruo di campioni elementari di peso adeguato (grandezza) da  tutte le zone del lotto (Tabelle 2, 3, 4). Si deve inoltre considerare sia la tipologia di matrice su cui si interviene  (caratteristiche specifiche di granulometria e di composizione), sia la distribuzione (omogenea o meno)  dell’analita nella massa.  

Chiara Scelsi