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Tra i diversi microrganismi annoverati come “patogeni alimentari”, ovvero capaci di procurare una “Malattia a Trasmissione Alimentare” (MTA) a seguito di ingestione di alimenti da essi contaminati, la Listeria monocytogenes (Lm) non è la più frequente e diffusa, ma è di certo la più temuta dall’OSA e da chi si occupa di sicurezza alimentare: il 20-30% dei casi di listeriosi sono fatali.

Le infezioni batteriche patogene sono diventate una preoccupazione globale per la sicurezza e gli agenti patogeni presenti nelle matrici alimentari possono causare un’ampia gamma di malattie. Pertanto, è necessario migliorare l’accuratezza del monitoraggio dei livelli di batteri patogeni nelle matrici alimentari.

Sempre più spesso nel mondo degli alimenti, della loro conservazione e sicurezza igienica, si chiama in causa il Challenge test (CT). Ed è un gran bene che si conosca questo tipo di studio, che lo si possa applicare a tanti alimenti e processi, anche perché è la stessa legislazione che lo propone e suggerisce.

Il requisito più importante per questi prodotti, consumati senza cottura, è un’adeguata qualità microbiologica, che dipende dalle condizioni e dalle modalità di coltivazione, lavaggio, insacco, stoccaggio, trasporto e distribuzione. 

Il nostro Paese vanta esperienze di eccellenza, sia in ambito pubblico che privato. Nomisma segnala le sperimentazioni in campo oggi e le prospettive per il settore in Italia. Servono informazioni e una normativa che facciano chiarezza e evitino confusioni e incomprensioni ai cittadini europei.

È stato sviluppato un nuovo metodo per una rapida profilazione molecolare della frazione insaponificabile dell’olio d’oliva, basato sulla spettrometria di massa a spruzzo su carta, che consente di ottenere dati MS con solo pochi minuti di analisi e senza un consumo significativo di solventi e prodotti usa e getta.

Sono state analizzate in maniera approfondita le caratteristiche e la presenza di Listeria monocytogenes; è stata anche esplorata la presenza di stafilococchi coagulasi-positivi al dettaglio. La ricerca ha effettivamente rintracciato la presenza del patogeno, ma con una bassa concentrazione.

Il MASAF ha comunicato recentemente un importante accordo che punta a rafforzare il contrasto alle frodi e ai crimini alimentari. Si tratta di un Memorandum of Understanding che stabilisce e definisce una cooperazione bilaterale tra l'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICQRF) e la Food Standards Agency (FSA) del Regno Unito.

La modificazione della superficie con plasma freddo, l’utilizzo di sensori a fluorescenza in fibra ottica, di un sensore bayesiano in combinazione con gli ultrasuoni, di formulazioni a base di ozono e il recupero di agenti detergenti dalle acque reflue sono alcune soluzioni per migliorare il sistema di pulizia CIP.

Ecco le principali novità contenute nel provvedimento, tra cui il reato di “frode alimentare”. Il DDL è composto da 18 articoli e introduce nuove sanzioni sia penali che amministrative per chi viola le normative in ambito alimentare, mettendo in atto misure dirette per proteggere il Made in Italy e garantire la qualità dei prodotti.

Un caso di studio sul monitoraggio ambientale i cui programmi (EMP) sono utili per verificare i controlli igienico-sanitari generali e raccomandati come misure di verifica per garantire che il piano di analisi dei rischi dei punti critici di controllo funzioni in modo efficace.