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Tra i diversi microrganismi annoverati come “patogeni alimentari”, ovvero capaci di procurare una “Malattia a Trasmissione Alimentare” (MTA) a seguito di ingestione di alimenti da essi contaminati, la Listeria monocytogenes (Lm) non è la più frequente e diffusa, ma è di certo la più temuta dall’OSA e da chi si occupa di sicurezza alimentare: il 20-30% dei casi di listeriosi sono fatali.

I settori in cui l’intelligenza artificiale può fare la differenza sono molti: dall’approvvigionamento di materie prime all’agricoltura di precisione, dalle diverse fasi produttive alla rintracciabilità, dalla logistica in tutte le sue fasi fino alla catena distributiva.

È un insieme di standard internazionali per gli alimenti, le bevande e gli ingredienti alimentari, sviluppato congiuntamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) con lo scopo di proteggere la salute dei consumatori e garantire pratiche commerciali eque nel settore alimentare su scala globale.

Nella prevenzione delle contaminazioni anche l’ambiente gioca un ruolo cruciale, le infrastrutture installate, gli impianti, i muri, l’aria. Tutti questi elementi rientrano nell’ambito dei prerequisiti, definiti come condizioni ambientali e operative di base di un’azienda alimentare, necessarie per produrre alimenti sicuri. Il programma di prerequisiti, invece, contiene prassi e condizioni di prevenzione che includono tutte le corrette prassi igieniche, oltre che procedure quali la formazione del personale e la rintracciabilità.

Il fabbisogno nazionale di frumento duro si attesta annualmente sui 6,5 milioni di tonnellate destinate per la maggior parte all’industria della pasta, mentre in Italia ne vengono prodotti circa 4 milioni, occorre quindi necessariamente importare mediamente 2,5 milioni di tonnellate.

Presentato il report 2023 sull’attività del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari - ICQRF che è uno dei maggiori organismi europei di controllo dell'agroalimentare.

In questo studio sono stati applicati dei coadiuvanti tecnologici all’inizio della fase di gramolatura del processo di estrazione meccanica dell’olio di oliva su scala industriale.

La qualità dell’acqua impiegata nei processi produttivi influenza la qualità organolettica dell’alimento finito e la sua sicurezza, la durata e l’efficienza di impianti e attrezzature, i costi di manutenzione.

L’olio d’oliva è considerato uno dei principali componenti nutrizionali della dieta mediterranea, che ha portato a un aumento della sua produzione, e quindi sta svolgendo un ruolo cruciale nello sviluppo socio-economico. 

Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha approvato il Piano operativo dei controlli nel settore agroalimentare per il 2024, con l'obiettivo di rafforzare e garantire una maggiore trasparenza delle attività ispettive a tutela dei produttori, da pratiche sleali, e per assicurare ai cittadini elevati standard di qualità e salubrità degli alimenti portati in tavola.

L’olio di frittura esausto è stato studiato per preparare tre diversi tipi di detersivo come sapone, sapone liquido e sapone in polvere attraverso il processo di saponificazione. Le condizioni di preparazione della base di sapone sono state ottimizzate mediante esperimenti ortogonali.