Il 5 febbraio scorso è stata la giornata contro lo spreco alimentare e proprio per sottolineare l’importanza del tema i Tecnologi Alimentari hanno creato l’ #iononspreco. Il nostro Ordine professionale è già da diversi anni che ha mostrato impegno in questo ambito.

Nel 2017 il Consiglio dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari e la Fondazione Banco Alimentare Onlus (Fbao) hanno firmato un protocollo per ridurre gli sprechi alimentari e ridistribuire le eccedenze sul territorio nazionale. Al momento della firma - avvenuta a margine del convegno "Evitare lo spreco alimentare e favorire l'economia: proposte e buone pratiche a confronto" - era presente anche Maria Chiara Gadda, firmataria della legge 166/16 contro gli sprechi alimentari e farmaceutici, che prevede di recuperare 100mila tonnellate di beni entro il 2025. «Milioni di tonnellate di cibo ancora commestibili - si legge nel protocollo vengono sprecate, distrutte o destinate ad utilizzi diversi dall'alimentazione umana poiché escluse dal circuito commerciale». Per questo tra gli obiettivi di Otan e Fbao rientra anche il coinvolgimento delle istituzioni e delle altre organizzazioni del terzo settore nel migliorare qualitativamente il sostegno alimentare alle persone indigenti.

Ogni singolo Tecnologo è un componente fondamentale di questo impegno attivo contro lo spreco. Chi lavora nella ristorazione ha affrontato prima tale tematica e si è già impegnato nell’ottimizzare per esempio le porzioni o effettuare le preparazioni sulla base degli ordini effettivi della clientela. Ma anche tutti coloro che lavorano nelle aziende effettuano la differenza, non solo per l’organizzazione in cui sono coinvolti, ma anche nei confronti dei cittadini.

Applicando il sistema di autocontrollo e i controlli di qualità, difatti, siamo in grado di far sprecare meno materie prime (facendo rispettare il Fi-FO o Fe-FO) e prodotti finiti non conformi (processati o etichettati male). Gli scarti possono trasformarsi in SOA (sottoprodotti di origine animale) o essere recuperati in altre referenze in modo igienico sanitario. L’ottimizzazione dei processi, permette di contenere consumi e quantità di risorse elettriche ed idriche.

E questi sono solo alcuni degli esempi preziosi in cui il lavoro normale del tecnologo mostra un impatto importante per la società.

Un contributo concreto quotidiano nella lotta allo spreco, di cui ogni iscritto dovrebbe essere fieramente consapevole.

Dario Posillipo -  Vicepresidente Consiglio Nazionale Ordine Tecnologi Alimentari 

Serena Pironi - Commissione Comunicazione Ordine Tecnologi Alimentari

 

 

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