Passano le generazioni ma la birra resta un fattore fondamentale di Identità e un’occasione per stare insieme. Viene inoltre sempre più considerata un prodotto di qualità e si diffonde la cultura della moderazione.

L’Osservatorio Federvini segnala come nel 2025, di fronte alle difficoltà dello scenario globale, gli operatori del settore abbiano affinato la loro capacità ed efficienza per operare sui mercati esteri.

Secondo il report ICQRF Cantina Italia aggiornato al 31 ottobre 2025 negli stabilimenti enologici italiani risultano presenti 44,5 milioni di ettolitri di vini, 14,3 milioni di ettolitri di mosti e 14,3 milioni di ettolitri di VNAIF (vini nuovi ancora in fermentazione).

Il ruolo e il valore del nostro prodotto, nel contesto nazionale e internazionale, sono stati al centro di un incontro che ha analizzato anche le tendenze e le prospettive del comparto.

La produzione torna a crescere leggermente dopo anni difficili, ma resta sotto la media e il settore continua a fare i conti con clima avverso, costi elevati e domanda debole. L’Italia consolida il suo ruolo di primo produttore dell’UE.

Con un decreto firmato il 17 ottobre 2025 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 ottobre, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha riconosciuto ufficialmente il Consorzio Nazionale Grappa come organismo di tutela della Grappa a Indicazione Geografica (IG).

Un esperimento sensoriale, quasi di psicologia sociale, ha analizzato i pregiudizi nei giudizi sul vino degli esperti in occasione di una fiera mondiale del settore.

L’Osservatorio del Vino dell’UIV segnala che nel bimestre luglio-agosto 2025 è stato registrato una caduta del -28% a valore per le esportazioni verso gli Stati Uniti. E le prospettive, almeno a breve termine, non possono essere positive.

La lotta alle frodi nel settore vitivinicolo richiede continui miglioramenti e validazioni delle nuove tecnologie applicabili a mosti e vini. Questo studio analizza vari approcci TaqMan® e HRM per la genotipizzazione SNP nella tracciabilità genetica di mosti e vini.

Il latte vaccino e le bevande a base di piante sono prodotti completamente diversi, sia per quanto riguarda il contenuto di nutrienti che gli effetti sulla salute. Un approfondmento sulle loro caratteristiche e sulle differenze.

Gli esperti di Circana, la società di analisi specializzata nel largo consumo e nei beni durevoli, parlano di “un mercato europeo delle bevande che sta attraversando un riassetto strutturale” e di “una nuova generazione di consumatori che si sta gradualmente allontanando dall'alcol in favore di alternative innovative e più sane”.