Il 2024 si è rivelato un anno molto positivo per le bollicine italiane. Gli imbottigliamenti della denominazione si sono attestati per la prima volta a 660 milioni di bottiglie, con un incremento del 7% rispetto al 2023, per un valore stimato al consumo di 3,6 mld di euro.

Un’indagine dell’Istituto Espresso Italiano approfondisce il profilo del consumatore. Sette i cluster per i vari tipi di clientela: dagli esploratori di gusto, agli esteti solitari agli energici individualisti. Parole chiave, qualità, piacere personale, ma anche momenti di socialità.

Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Unione Italiana Vini e Ismea le bollicine chiudono il 2024 superando la significativa quota 1 Mld di bottiglie, di cui 335 milioni solo per festività (+7%). Bene anche l’export (+9%), che gode del traino dei cocktail.

La coltivazione e la produzione del luppolo in Italia è in espansione e ha visto nascere negli ultimi anni aziende agricole specializzate. Carlsberg Italia, che ha inserito il prodotto nelle ricette delle birre del Birrificio Angelo Poretti, ha raggiunto un accordo con Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), per fornire consulenza e supportare le aziende del luppolo.

L’ultima indagine condotta da BVA Doxa per il Centro Informazione Birra (CIB) di AssoBirra, ha scelto di puntare l’attenzione riflettori sul ruolo della birra nel trend del “soft pleasure” durante la stagione invernale, attraverso lo sguardo dei consumatori, dei principali player della filiera birraria e della stessa AssoBirra.

Gli amanti italiani del nettare di Bacco scelgono più spesso vini sostenibili, autentici e biologici; amano viaggiare e visitare le cantine, e preferiscono packaging leggeri e innovazioni. Una fotografia del settore vitivinicolo e un focus sui consumatori del futuro a cura di Nomisma presentata in occasione del III° Forum Mondiale delle Donne del Vino, l’Associazione di enologia al femminile più grande al mondo.

La siccità e io maltempo minacciano il settore e mettono in difficoltà la birra italiana. L’allarme è stato lanciato da Coldiretti e dal Consorzio Birra Italiana in occasione della Giornata nazionale del luppolo italiano, nel corso della quale è stata anche allestita a Roma una grande esposizione sulle tante varietà di luppolo coltivato nelle regioni italiane, simbolo della biodiversità e dell’agricoltura Made in Italy.

Secondo le elaborazioni su dati Istat dell’Osservatorio del vino di Unione italiana vini (Uiv), realizzate per il 30° Simei (il Salone internazionale per le macchine per enologia e imbottigliamento a Fiera Milano Rho, 12-15 novembre), con quasi 2,5 miliardi di euro di export e una bilancia commerciale in attivo per più di 2,1 miliardi, il 2023 segna il recupero e la rimonta sui livelli del pre-covid.

Nel primo semestre 2024 si è registrato un forte incremento delle importazioni dalla Germania, dove la tassazione 4 volte inferiore rispetto a quella italiana rendendo di fatto più competitive le aziende che vogliono esportare nel nostro Paese. Secondo l’associazione riportare le accise al livello del 2023 consentirebbe al comparto di tornare a crescere.

Le previsioni frutto del lavoro collettivo di Assoenologi, Ismea e UIV. I problemi derivanti da siccità, caldo e maltempo limitano la capacità produttiva. Gli esperti parlando di “timida risalita del Vigneto Italia dopo la scorsa annata ultra-light”.

L’idea si deve a ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha pensato ad una carta di identità che garantisca l’origine e la qualità del caffè. L’analisi sensoriale porterà alla realizzazione di una scheda chimica delle diverse varietà di caffè analizzate contenente le proprietà chimiche e organolettiche e gli aromi.