Da sempre il cibo è anche una modalità fondamentale di espressione di sé e dei propri valori, ancora più per i giovani. La conferma arriva dall’Osservatorio Young Factor Monitor di Nomisma secondo cui i giovani italiani cercano cibi gustosi, benefici e sostenibili. Ma che siano anche economicamente accessibili.

Il Secondo Rapporto Federalimentare-Censis “Cibo e libertà. Binomio inscindibile nello stile di vita italiano” è stato presentato nel corso della Giornata Nazionale del Made in Italy in un convegno presso la Camera dal titolo “Il valore dello stile italiano tra cultura del buon vivere e alimentazione”. Per il 93% degli italiani è fondamentale seguire una dieta sana ed equilibrata senza privazioni.

Un interessante articolo pubblicato sull’Almanacco della Scienza, la rivista online a cura del Consiglio Nazionale delle ricerche   parte dalla constatazione che sempre più spesso oggi, a causa dei tanti impegni e dei ritmi di vita frenetici, si assumono pasti veloci e non sempre salutari e fornisce, grazie ai suggerimenti di Concetta Montagnese dell’Istituto di scienze alimentari del Cnr, alcuni consigli preziosi per mangiare correttamente anche quando si va di corsa.

Le abitudini di consumo della prima colazione in Italia negli ultimi anni sono molto cambiate, ma l’elemento di socializzazione resta centrale. Le iniziative che prevedono la colazione a scuola possono essere leve importanti per promuovere il benessere e la socialità dei bambini e delle bambine, e favorire anche la concentrazione e l’apprendimento. Un progetto di sana alimentazione e una ricerca lo confermano.

La scorsa settimana ventimila agricoltori hanno partecipato a Parma ad una manifestazione organizzata da Coldiretti fin sotto la sede dell’Efsa, che ha anche il compito di valutare l’immissione al consumo dei nuovi alimenti. È seguito un incontro molto costruttivo che ha soddisfatto i partecipanti.

Uno studio dell’Osservatorio 100 Giorni Sani ha portato in evidenza le differenze culturali nelle abitudini e nel modo di pensare delle persone dei due Paesi anche se in entrambi esiste una consolidata familiarità con il biologico. Italiani più propensi a mangiare sano fuori casa con regolarità e più soddisfatti di quanto viene loro proposto. Ma servono più informazioni sulla provenienza delle materie prime.

I risultati positivi del riesame fatto da EFSA che ha esaminato la presenza di sostanze farmacologicamente attive - autorizzate e non autorizzate - e dei loro residui negli alimenti. I dati contenuti nella relazione 2023 provengono dagli Stati membri dell'UE, più Islanda e Norvegia.

Cuocere un uovo non è facile come potrebbe sembrare a prima vista e la difficoltà dipende dalla struttura stessa dell’uovo. Si tratta tecnicamente di quella che viene definita “struttura bifasica del sistema”: l'albume e il tuorlo richiedono temperature di cottura diverse. Per ovviare esistono due opzioni: la separazione preliminare delle fasi o una temperatura di compromesso, a scapito della sicurezza alimentare o del gusto.

L’Intestinimonas butyriciproducens, potrebbe essere utilizzato per sviluppare nuove terapie per la prevenzione e la cura di alcune malattie metaboliche nell’uomo. I risultati di uno studio internazionale a cui ha partecipato il Cnr-Ispaam i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Microbiome.

Un nuovo studio di Nomisma-AssoBio presentato durante il Convegno “Oltre il biologico. Innovazione, Fiducia e Sostenibilità per un Nuovo Rapporto con il Consumatore” in occasione di Marca 2025 ha evidenziato la necessità di una spinta verso una maggiore informazione per i consumatori. Ad esempio la scritta “Residuo Zero” attira gli acquirenti ma c’è scarsa consapevolezza rispetto ai valori e le garanzie che offre.

Mancano studi disponibili che riassumano l’effetto dei batteri dell’acido acetico (AAB) e della fermentazione ossidativa sui polifenoli e l’attività antiossidante negli alimenti fermentati di origine vegetale.