Tra birre e drinks, cucina di strada e piatti gourmet, il mercato del fuori casa si ritrova alla fiera di Rimini, da lunedì 20 febbraio a mercoledì, per Beer&Food Attraction – The Eating Out Experience Show. 

“C’è un cauto ottimismo per il 2023,” ha spiegato Alfredo Pratolongo, Presidente Assobirra. “Il settore birraio nel suo insieme nel 2022 è cresciuto, soprattutto dal settore Ho.Re.Ca. che è arrivato a livelli prepandemici. Il mercato interno è cresciuto del 4%, una crescita legata al fatto che i consumatori hanno ripreso ad uscire, mentre sulla parte modern trade siamo a circa -3%. Sulle prospettive per il 2023 incideranno sicuramente il meteo e le spinte inflattive.”

“Il comparto delle birre artigianali,” ha proseguito il Presidente di Unionbirrai Vittorio Ferraris, “ha come sbocco di commercializzazione il settore Ho.Re.Ca., ma ha subito una contrazione nell’ultimo periodo che tocca in alcuni casi il 40%. Segnali di ricrescita, ci sono; ci mettiamo un po’ più di ottimismo. Sebbene Covid, crisi energetica e poi il conflitto in corso ci abbiano creato problemi non tanto sul versante delle materie prime, che hanno subito un incremento relativo, quanto per voci come packaging e  promozione, su cui viviamo un momento estremamente critico”. 

E per FIPE è intervenuto il vicepresidente vicario Aldo Maria Cursano: “La tavola è accoglienza, è qualità della vita, è comunità che tutto il mondo ci invidia. È un aspetto fondamentale che identifica il nostro stile di vita e che attira nel nostro Paese turisti che vengono in Italia per vivere come noi. Certo, non mancano criticità: l’aumento dei costi, dagli affitti all’energia, rischiano di mettere in crisi questo modello. C’è il lavoro, ma mancano i lavoratori. Sono necessari strumenti sulla fiscalità che possano aiutare il settore”.  

Le novità del settore

C’è un “green motive” che attraversa l’intera Beer&Food Attraction 2023. L’attenzione al Pianeta va dalle nuove casse per la birra interamente riutilizzabili alla Carta dei Valori per le Acque, ai progetti di filiera italiana che uniscono il malto d'orzo da agricoltura sostenibile del Sud Italia e il luppolo coltivato in Romagna (di cui ben il 35% è in fiore), grazie all'azione sapiente dell’acqua pura di fonte appenninica, fino ad arrivare alla piena attenzione alle tematiche del packaging sostenibile e del vuoto a rendere. In tema di sostenibilità, da non dimenticare i granchi blu, che una start up femminile sta proponendo al consumo (per ora all’estero, dove sono considerati prelibati) onde fronteggiarne l’invasione nei nostri mari, dove stanno mettendo a rischio reti e altre specie ittiche. 

Tra le novità delle birre troviamo la “birra aperitivo” frizzante e rinfrescante con punte agrumate, di frutta esotica, spezie, luppolo e coriandolo e note di pesca bianca. E poi la birra con grue di cacao caffè, liquirizia e un leggero biscottato dall’avena. Non manca una linea di birre “artistiche”: 12 bottiglie per altrettante città italiane celebrano la bellezza e la cultura del nostro Paese. 

Per le acque, arriva quella a PH neutro, perfetta per il gin tonic; ma anche una linea di bibite con acqua minerale effervescente per una limonata con il 13% di succo di limoni siciliani o un’aranciata con il 21% di succo di arance calabresi. 

 

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