Gli imballaggi attivi rientrano nella categoria degli imballaggi funzionali cioè soluzioni di packaging nei quali si prevede l’uso di materiali o accessori di imballaggio in grado di svolgere una funzione attiva ed aggiuntiva rispetto alla tradizionale funzione di contenimento e protezione.
I componenti attivi possono essere applicati nei sistemi di confezionamento mediante incorporazione di sistemi indipendenti, come bustine o etichette adesive oppure mediante incorporazione della sostanza nel materiale di imballaggio. Nel caso in cui si voglia incorporare la sostanza nel materiale, è possibile seguire diverse tecnologie. Una di queste prevede la deposizione di un rivestimento (coating) fisico sulla superficie del materiale di imballaggio a contatto con l’alimento.
I coating a base di biopolimeri rappresentano una possibile soluzione per realizzare materiali attivi in grado di soddisfare i requisiti richiesti. Inoltre, essendo per natura biodegradabili e/o compostabili, rispettano anche i requisiti di sostenibilità, attualmente richiesti ad un materiale di imballaggio.
Presso i laboratori del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II è stato condotto uno studio con l’obiettivo di valutare la possibilità di impiego di coating attivi a base di biopolimeri e antiossidanti naturali per la realizzazione di film attivi. Lo studio è stato condotto in collaborazione con l’azienda Icimen due, con la quale è stato ottimizzato il processo di deposizione del coating sul substrato.
A tal fine, sono stati studiati sei composti attivi naturali (acido gallico, acido sinapico, acido tannico, acido vanillico, catecolo, quercitina) e tre biopolimeri (chitosano, zeine, caseinato di sodio).In base ai risultati della prima parte del lavoro, l’acido gallico è stato selezionato per la sua elevata capacità antiossidante rispetto agli altri composti studiati.
Per quanto la sperimentazione mostra risultati preliminari, i risultati mettono in evidenza le potenzialità dei coating attivi a base di biopolimeri come soluzioni per lo sviluppo di film attivi per il confezionamento di alimenti deperibili.
articolo tratto da Produzione & Igiene Alimenti 1/21