Lo scopo dell’automazione del settore vitivinicolo è quello di rendere più facile ed efficiente in termini di costi la piena realizzazione della visione unica di ogni produttore.
Ma sebbene i vantaggi dell’automazione siano ormai acclarati e numerosi, la transizione non è sempre facile per i diversi operatori di questo comparto dove, forse più che in altri, è particolarmente impegnativo trovare un equilibrio tra tradizione e tecnologia. Il timore più diffuso è che l’automazione interferisca con l’artigianalità della coltura della vigna e della vinificazione.
Ad esempio, installando dei sensori su un serbatoio di fermentazione, le cantine possono monitorare l’andamento del processo in tempo reale. Il valore del grado Brix si popola automaticamente con questi dati utilizzando il software moneo di ifm sul computer portatile, in modo da poter visualizzare la lavorazione in corso. Questo costante controllo fornisce così dati utili all’enologo, il quale può verificare la curva del valore grado Brix ed intervenire per le correzioni necessarie. L’automazione, inoltre, riduce il rischio di errore nei processi manuali e consente maggiore efficienza, ridimensionando la necessità di manodopera per attività basiche e quindi lasciando spazio a competenze di maggior valore. Infine, ma non meno importante, contribuisce ad un approccio sostenibile della produzione: utilizzare dati rilevati just in time, come i consumi energetici e di acqua, porta a una migliore gestione e conservazione delle risorse.
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