Non è solo questione di normative europee. Oggi la prospettiva ESG obbliga a ripensare il ruolo e le responsabilità delle aziende nella società, tanto che le aziende sono valutate in base al loro impegno in termini di sostenibilità (la capacità di soddisfare i bisogni attuali senza compromettere la disponibilità di risorse disponibili per le generazioni future).

Le imprese sono spinte ad adottare pratiche ESG per adempiere ad una serie di accordi e obiettivi internazionali riassunti, sostanzialmente, nell’Agenda 2030 dell’ONU (dedicata allo sviluppo economico e sociale). In realtà, i motivi che spingono le aziende in questa direzione, sono legati all’urgenza climatica, la pressione sociale delle nuove generazioni di investitori eco-consapevoli, l’idea che un sistema di governance efficace sia simbolo di stabilità agli occhi degli investitori, oltre ad una crescente consapevolezza che il rispetto dei criteri ESG potrebbe diventare obbligatorio e non essere più solo appannaggio delle singole coscienze; in Europa, ad esempio, si sta già profilando un quadro giuridico che agisca a tutela di un’economia sostenibile. Insomma, una buona strategia aziendale deve per forza basarsi sulla sostenibilità ambientale e sociale per potersi considerare efficace.

Gli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 sono di carattere generale; è compito di ogni impresa individuare le azioni specifiche rispetto alla propria attività, come sta facendo STA, consapevole che un cambiamento reale e duraturo deve portare benefici non solo per la sostenibilità, ma deve garantire una contropartita attraente per tutti gli stakeholder e vantaggi per l’organizzazione aziendale e il personale.Santero acqua pulita

Anticipiamo alcuni fattori che STA ritiene prioritari in un processo di miglioramento in ottica di economia circolare: l’inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici, l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali. Grazie al supporto del neonato SOSTELIA (principale player italiano privato per le tecnologie ed il trattamento delle acque industriali e civili composto da 8 aziende nazionali del settore), STA, capogruppo, intende rafforzare l’implementazione di soluzioni dedicate al trattamento dell’intero ciclo dell’acqua, finalizzate al recupero e riutilizzo nei cicli produttivi. L’adozione di un nuovo modello aziendale ha come obiettivo principale quello di favorire un cambiamento culturale per cui un prodotto o servizio viene concepito, fin dalla sua genesi, come risorsa riutilizzabile.

STA
www.stacque.com

 

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