Dal prossimo anno accademico, un nuovo corso di laurea lungo la via Emilia del latte unirà l’Università di Parma e l’Università Statale di Milano.

Il corso di laurea a orientamento professionale in Tecnologie e gestione dell’impresa casearia, interateneo tra le due Università e realizzato con la collaborazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, insiste in un ambito forte (quello della filiera lattiero-casearia) per il tessuto produttivo dell’area padana vasta e non solo. 

Il nuovo corso di laurea va ad arricchire ulteriormente l’offerta formativa dei due atenei in ambito food. Un ambito che in particolare per Unipr costituisce uno degli asset strategici e “identitari” dell’Università, punto di riferimento non solo regionale in materia anche in virtù di iniziative come il Food project o la Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione. 

Da segnalare anche la natura “professionalizzante” del corso: i corsi a orientamento professionale costituiscono una testimonianza dell’impegno degli atenei nel diversificare la propria proposta formativa con percorsi studiati anche in chiave direttamente occupazionale, in stretta sinergia con il sistema territoriale in termini di aziende, organizzazioni professionali e istituzioni. 

Il corso in dettaglio 

Il corso di laurea interateneo a orientamento professionale in Tecnologie e gestione dell’impresa casearia (sede amministrativa Università di Parma) mira alla formazione di figure tecniche altamente specializzate e motivate che dovranno essere in grado di coniugare tradizione e innovazione, scienza e cultura, tecnologia e gestione dell’impresa casearia. La completezza della formazione di studentesse e studenti di Tecnologie e Gestione dell’impresa Casearia (TeGIC) è garantita dall’intreccio tra attività didattica e lunghi periodi di tirocinio formativo in aziende, industrie, studi professionali e/o amministrazioni pubbliche o private, che permetteranno loro di acquisire competenze pratiche fondamentali per la loro professione futura. 

Il percorso formativo fornirà competenze nelle discipline tecnico-scientifiche di base fondamentali per il settore, quali chimica, economia e gestione dell’impresa, zootecnica generale e miglioramento genetico, nutrizione e alimentazione animale, cui si affiancheranno competenze approfondite sulla produzione primaria, qualità del latte e criteri di valutazione, processi di caseificazione, tecnologie di produzione di altri importanti derivati, macchinari e impianti. Grande rilievo sarà dato alla sostenibilità ambientale delle produzioni lattiero-casearie. Queste conoscenze saranno integrate da una formazione in ambito giuridico ed economico, di supporto per una gestione razionale dell’impresa casearia. 

I tirocini in azienda permetteranno a studentesse e studenti di entrare presto in contatto con il mondo del lavoro e di mettere a frutto le conoscenze tecnico-scientifiche acquisite, in termini di gestione del latte, impiantistica, sanificazione, sicurezza alimentare, legislazione alimentare e applicazione dei piani di autocontrollo aziendale e di logistica. Grazie a questa attività professionalizzante, laureate e laureati in Tecnologie e Gestione dell’Impresa Casearia potranno trovare occupazione in aziende private attive nella trasformazione del latte in formaggi e derivati, in laboratori e strutture di controllo, oppure svolgere attività libero-professionale come consulenti aziendali. Le laureate e i laureati, alla fine del percorso formativo, 

saranno abilitate/i all’iscrizione al Collegio Nazionale degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati. Tra i ruoli che laureate e laureati TeGiC potranno svolgere: Responsabile di controllo dei processi nell’industria lattiero-casearia, Consulente nell’acquisto delle materie prime nella filiera lattiero-casearia, Responsabile controllo qualità filiera lattiero-casearia, Responsabile laboratori di analisi del latte e dei derivati, Specialista nella valutazione qualitativa del latte, Analista di dati di mercato e dati economici d’imprese casearie, Consulente nella commercializzazione del prodotto trasformato. 

Parola ai protagonisti

Paolo Andrei, Rettore dell’Università di Parma: “Questo corso va ad arricchire ulteriormente la nostra offerta in un settore per noi cruciale come quello del food, sul quale stiamo lavorando intensamente, e riguarda un ambito di grande rilievo come il lattiero caseario, in una logica di area vasta. Attinge a competenze scientifiche di elevato profilo e prevede un dialogo fittissimo con il tessuto produttivo e con le associazioni di categoria, proprio nella migliore pratica dei corsi a orientamento professionale. L’obiettivo è formare professionalità pronte ad affrontare le sfide che il lattiero-caseario ha innanzi a sé, in una transizione complessa che deve necessariamente avere la sostenibilità come parola chiave, e sono certo che anche in questo caso un gioco di squadra forte e coeso possa fare la differenza e costituire un sicuro valore aggiunto”. 

Maria Pia Abbracchio, Prorettrice vicaria con delega alla Ricerca e Innovazione dell’Università Statale di Milano: “L’Università degli Studi di Milano ha aderito con entusiasmo all’iniziativa di creare questo corso di laurea in sinergia con l’Università di Parma, entrambi importanti riferimenti a livello nazionale per il settore del latte ma con specificità diverse. Per affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo, le aziende che operano in questo settore necessitano di laureati che, a una solida preparazione di base nelle discipline fondamentali per il settore, affianchino competenze ed esperienze dirette indispensabili per la loro professione futura”. 

Erasmo Neviani, Presidente del Comitato Italiano della Fédération Internationale du Lait – International Dairy Federation (FIL-IDF): “L’istituzione di questo nuovo corso risponde a un grande bisogno di nuove figure professionali, dotate di ampie competenze utili ad affrontare le sfide del presente e del futuro di un settore di grande rilevanza per l’economia nazionale. Un settore che è da tempo impegnato nell’innovazione dei processi produttivi e nella loro evoluzione al fine di rispondere e soddisfare le diversificate richieste dei consumatori. Evoluzione tecnologica che deve essere sostenuta nel rispetto di criteri di sostenibilità da ritenersi sempre più irrinunciabili. La possibilità di disporre di tecnici preparati è da considerarsi un primo passo indispensabile per affrontare le sfide che il settore deve affrontare. Per questo posso assicurare che nell’ambito del Comitato Italiano IDF questa iniziativa ha raccolto grande consenso da parte di tutte le Associazioni di produttori, Consorzi di tutele e Aziende del settore”. 

Giorgio Giraffa, Dirigente del CREA - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, Centro di Ricerca Zootecnia e Acquacoltura: “CREA-ZA aderisce con forte interesse a questa prestigiosa iniziativa promossa dell’Università di Parma, con la quale il CREA collabora da anni nella formazione di tirocinanti provenienti da vari settori dell’Ateneo, in quanto in linea con gli obiettivi del nuovo corso di laurea, volti alla formazione specialistica, e con un’impostazione pratico-applicativa tipica dei percorsi di studio a orientamento professionale, di tecnici qualificati da introdurre direttamente nell’industria lattiero-casearia, alla ricerca di figure con tali competenze”. 

 

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