La Legge di Bilancio, approvata a fine 2023 dal Parlamento italiano, contiene una nuova proroga della tassa sul consumo dei manufatti con singolo impiego (macsi) che sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° gennaio scorso e che viene rinviata al 1° luglio 2024 insieme alla cugina "sugar tax", l'imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate.
“Come Federalimentare non possiamo che essere soddisfatti dell’approvazione dei due ordini del giorno collegati alla Legge di Bilancio presentati dal gruppo di Forza Italia alla Camera, e approvati all’unanimità dalla maggioranza di centrodestra, che impegnano il Governo a rinviare l’entrata in vigore della Sugar e della Plastic Tax” – ha dichiarato in una nota il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino.
“Aver previsto un rinvio sia sulla tassa sui prodotti in plastica monouso sia sulle bevande analcoliche zuccherate - prosegue - è un indirizzo che va nella direzione da sempre auspicata dall’industria alimentare fortemente preoccupata dal fatto che l’introduzione di nuovi balzelli avrebbe aumentato i prezzi al consumo con la conseguente contrazione delle vendite, andando a colpire un settore primario in ripresa dopo gli anni della pandemia”.
“Le nostre aziende - continua Mascarino - da anni sono impegnate a trovare soluzioni sempre più sostenibili e in linea con i principi nutrizionali richiesti dai consumatori e che fanno parte della nostra storia. Aver posticipato l’introduzione della Sugar e della Plastic Tax ci trova favorevoli e per questo ringraziamo i proponenti. Altresì, come Federazione, auspichiamo che oltre alla sterilizzazione di queste nuove tasse, il Governo possa impegnarsi alla loro definitiva abolizione”, conclude il Presidente di Federalimentare.
Si tratta della sesta proroga in tre anni. Approvata con la Legge di Bilancio 2020, ma rinviata di anno in anno, la plastic tax prevede un prelievo di 450 euro a tonnellata per gli imballaggi monouso in plastica vergine, inclusi film e preforme. Sono escluse dal perimetro di applicazione le plastiche compostabili secondo la UNI EN 13432 e quelle ottenute da riciclo, anche per quota parte, oltre che tutti i dispositivi medici e gli imballaggi farmaceutici.
Analoga soddisfazione da parte di Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bibite analcoliche in Italia, in merito al rinvio della sugar tax, anche se il presidente Giangiacomo Pierini sottolinea l’esigenza che si vada verso la definitiva eliminazione della norma. “L’ulteriore rinvio a luglio 2024 è un segnale della consapevolezza del Governo degli effetti dannosi di questa tassa, priva di risultati diretti sulla salute, come dimostrano le esperienze dei Paesi dove è stata introdotta, salvo poi cancellarla – afferma - Siamo consapevoli che cancellare una tassa per la quale c’è già un decreto attuativo è operazione complessa e il suo ennesimo posticipo è conferma della grande attenzione del Governo verso la filiera delle bevande analcoliche. Ciò nonostante, chiediamo con forza un urgente intervento definitivo già nei primi mesi del 2024, così da permettere alle imprese una programmazione adeguata di un anno che sarà incerto e difficile. Il rinvio della sugar tax a luglio previsto nella Manovra 2024 dà una boccata di ossigeno alle imprese della Filiera ma posticipa solo di pochi mesi gli effetti insostenibili di una nuova imposta che aumenta del 28% la fiscalità su un litro di bevanda analcolica: l’entrata in vigore produrrà un ulteriore indebolimento del mercato”.