Le apparecchiature pneumatiche costituiscono circa il 20% del consumo energetico totale in un sito produttivo ed esiste un modo comprovato per migliorare l’efficienza energetica: ridurre la pressione di esercizio. Nella maggior parte degli impianti industriali la pressione di esercizio standard (o alimentazione pneumatica principale) si aggira tra i 6 e i 7 bar.
Tuttavia, diminuendo semplicemente la pressione a 5 bar, gli stabilimenti produttivi sono in grado di ridurre i consumi energetici del 15% mentre, riducendo ulteriormente la pressione di esercizio a 4 bar, si potrebbero addirittura ridurre i consumi del 29%.
Uno dei ruoli di SMC è quello di individuare qualsiasi apparecchiatura che generi una forte richiesta. La considerazione primaria dovrebbe interessare i sistemi di soffiaggio in quanto rappresentano il 42% del consumo globale e potrebbero compromettere la continuità dell’intero sistema. Per contrastare questo problema, SMC fornisce una soluzione che riduca il consumo d’aria fino all’85%, generando picchi di pressione più brevi ma con maggiore impatto.
Una seconda opzione è quella di sostituire, ove possibile, il sistema per il soffiaggio dell’aria con un’alternativa meccanica. Questa scelta implica un piccolo investimento ma i ritorni sono immediati grazie all’elevato utilizzo di apparecchiature per il soffiaggio dell’aria. È altrettanto importante tenere in considerazione i sistemi per il vuoto i quali rappresentano il 9% dei consumi globali. In questo caso, un’unità per il vuoto dotata di un pressostato digitale con funzione di risparmio energetico può ridurre il consumo d’aria del 93%.
Una regolazione smart e la giusta tecnologia di valvole sono un binomio perfetto per bilanciare il circuito, ridurre i picchi e permettere di utilizzare livelli di pressione più bassi ove possibile. Ad esempio, le corse di ritorno degli attuatori possono funzionare in modo ottimale con una pressione di esercizio minore: circa 2 bar o meno.
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