Presenti i Consorzi di Tutela Asti DOCG, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Vino Nobile di Montepulciano DOCG, Provolone Valpadana DOP, Olio EVO DOP Terre di Siena, Mozzarella STG, assieme a Federdoc e Origin Italia, a Roma per la chiusura del secondo anno di attività del progetto triennale Enjoy European Quality Food.

L’On. Marco Cerreto, Capogruppo FDI, XIII commissione Agricoltura, ha portato i saluti del Ministro Lollobrigida. Cerreto ha dichiarato il suo apprezzamento per il progetto, che riesce a raccontare quello che, per l’attuale governo, rappresenta un primato europeo e mondiale. L’Onorevole ha commentato che il sistema delle Indicazioni Geografiche rappresenta la base della produzione di cibo di qualità ed è non solo un sistema di tutela, ma anche di narrazione dell’identità e della storia di un territorio. Ha concluso sottolineando che il governo e il Ministro Lollobrigida confermano la volontà e l’obiettivo di proteggere i prodotti del patrimonio enogastronomico italiano, anche contrastando le attività di contraffazione del prodotto.

L’On. Alberto Gusmeroli, Presidente della X Commissione delle Attività Produttive, Commercio e Turismo ha spiegato quanto le eccellenze italiane stiano vivendo un periodo di attacchi e ha ribadito l’importanza di tutelarle.

Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia, Elvira Bortolomiol, Consigliere di Federdoc e Libero Stradiotti, Capo progetto EEQF si sono confrontati in una tavola rotonda moderata da Adua Villa, giornalista, sommelier e divulgatrice enogastronomica dal titolo “Il made in Italy a tavola tra identità territoriale, sostenibilità e mercato: sfide e opportunità del settore”. I relatori hanno illustrato dati di produzione e prospettive spiegando il ruolo dei Consorzi nell’ambito del controllo della qualità e delle certificazioni, l’Italian sounding e con un focus sull’urgenza della transizione ecologica e digitale del settore. 

Secondo una recente analisi di Coldiretti, lo scorso anno sono stati spesi nel turismo enogastronomico del Belpaese quasi 30 miliardi di euro, diventati la voce principale del budget della vacanza in Italia con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola. L’Italia è ormai leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa. Sono infatti almeno 5.450 le specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 320 le specialità DOP/IGP riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg. Con circa 86 mila aziende agricole biologiche, l’Italia è leader.

Libero Stradiotti, capo progetto EEQF ha dichiarato che “Il progetto EEQF consente di aumentare in Italia e in Europa conoscenza sui prodotti certificati e consapevolezza sulle loro valenze. Cibi e vini a denominazione di origine significano un marchio europeo assegnato a quegli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono dal territorio in cui sono prodotti ma anche da fattori umani che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva. Affinché un prodotto sia D.O.P. le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un’area geografica delimitata. Chi fa prodotti D.O.P. deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione e il rispetto di tali regole è garantito da uno specifico organismo di controllo indipendente”. 

Sono 319 i prodotti italiani DOP, IGP e STG con un valore della produzione pari a 7,97 mld di euro, di cui 4,4 mld relativi all’export. I produttori della filiera alimentare DOP, STG e IGP sono 86.601, di cui 167 sono Consorzi di Tutela riconosciuti dal MASAF. 

Cesare Baldrighi ha commentato quanto il sistema dei prodotti di qualità DOP e IGP italiani si stia sempre più consolidando. Tuttavia, ha precisato Baldrighi: “Il settore ha necessità di ricevere risposte in tempi rapidi dalla Riforma europea sulle Indicazioni Geografiche in un contesto di profondi cambiamenti quali le emergenze legate ai costi dell’energia, delle materie prime e delle condizioni climatiche. Questo anche per impostare uno sviluppo sostenibile di lungo periodo e per affermare la crescita del sistema agroalimentare italiano attraverso la cultura della qualità, della certificazione, dello sviluppo sostenibile dei territori”. 

Secondo i dati Istat, la crescita delle esportazioni di vino italiano, in riferimento ai primi dieci mesi del 2022, ha raggiunto un valore pari a 6,52 miliardi di euro segnando un aumento percentuale dell’11 per cento, 2 per cento in più rispetto al medesimo periodo del 2021. 

 

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