L’andamento del settore è legato a quello del comparto alimentare, con una produzione che nel 2019 si è attestata a 2.870 milioni di euro, con un calo dell’1,2% rispetto all’anno precedente, ed è caratterizzato da una elevata propensione all'export (71% della produzione nazionale), nonostante una frenata del 2,9%.

Si registra invece una crescita per quanto riguarda il mercato interno (+1,6%), anche se rallentata rispetto agli ultimi anni, a causa dell’esaurimento della spinta legata ai provvedimenti governativi di sostegno alle imprese. I prodotti importati hanno evidenziato una flessione del 5,7% e rappresentano il 17,9% del mercato nel 2019.

Le esportazioni sono caratterizzate da diverse aree di destinazione, con l’area UE che si conferma principale mercato estero di sbocco. Segue il mercato nordamericano e, per quanto riguarda le macchine per la trasformazione della carne, il mercato russo. Nel 2019 i principali paesi di destinazione in generale si confermano Stati Uniti, Francia e Germania, mentre le importazioni provengono principalmente da Germania, Francia, Olanda.

I segmenti delle macchine per l’industria dolciaria, per pastifici, per il gelato ed il caffè, e quelle per la trasformazione della frutta sono particolarmente orientati verso l’estero. Tutte le aree delle macchine per l'industria alimentare mostrano un andamento di medio-lungo periodo di stabilità o lieve crescita, ma il 2020 è stato caratterizzato da un andamento negativo per tutti i segmenti.

 

I segmenti particolarmente rilevanti sono quelli legati alla filiera dei cereali, seguiti da quelli della trasformazione della carne e di prodotti agro-alimentari tipici come il pomodoro, l'olio ed il vino.

La domanda di macchine per l’industria alimentare è legata a diversi fattori, come le variazioni degli stili e dei consumi alimentari, la diffusione, nei Paesi a più recente industrializzazione, dell'industria alimentare sul modello "occidentale", la pressione competitiva nei settori clienti, che sono controllati da un numero limitato di grandi multinazionali. 

La crisi legata al coronavirus frena gli investimenti tecnici delle aziende ed influisce negativamente sulla domanda. Le vendite estere risentiranno per tempi più lunghi della crisi, che si prolungherà nel tempo per via dello spostarsi del virus nei vari paesi e quindi con il progressivo blocco economico nelle varie aree del mondo. Tra i fattori esterni che influenzano la domanda, il principale è lo shock economico causato dalla pandemia, che ha portato ad un arresto della produzione e degli investimenti nei settori. Il mercato dei macchinari industriali può essere influenzato anche da politiche pubbliche di incentivazione degli investimenti: tra le agevolazioni della legge di bilancio 2020 è compreso il credito d’imposta, riconosciuto agli imprenditori e ai professionisti che acquistino beni strumentali nuovi funzionali all’attività d’impresa e funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0”, o beni immateriali come software. 

Le aziende produttrici di alimenti sono meno inclini ad effettuare investimenti importanti, che comportino una programmazione su un arco di tempo di diversi anni. Gli investimenti si limiteranno alle sostituzioni necessarie per usura delle macchine già operanti.

Per quanto riguarda l’offerta, il settore conta circa 230 imprese e registra la presenza di poche aziende medio-grandi, leader nel proprio segmento a livello nazionale ed internazionale, e un buon numero di piccoli operatori, dinamici e flessibili, concentrati su mercati di nicchia. L'80% circa delle imprese è localizzato nelle regioni del Nord, principalmente in Emilia Romagna e Lombardia.

Gli effetti sulla produzione del settore saranno legati sia alla chiusura parziale/totale delle aziende produttive, sia alle difficoltà di approvvigionamento di componenti e prodotti finiti provenienti dall'estero.

Negli ultimi anni si registra una crescita dei mercati di nicchia per i prodotti di largo consumo, dovuta all’evoluzione dei modelli di consumo e questo porta ad una sempre maggiore differenziazione nell'offerta dei prodotti alimentari.

Elaborazione dati Cerved Marketing Solutions a cura di Simone Ciapparelli

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