Anche nel Pest Control si sta sempre più sviluppando un sistema di sviluppo sostenibile, legato al concetto di Integrated Pest Management (IPM). Il punto sulla ricerca tecnologica, biologica e chimica.

Il presupposto di sviluppo sostenibile ha dato nuova linfa alla Ricerca e Sviluppo (R&D) in ambito di Pest Management, concentrandosi su ricerca tecnologica, ricerca biologica e ricerca chimica, il tutto armonizzato dalla Normativa Cogente e da Normative Volontarie (BRCGS, IFS Food, FSSC 22000, ecc.) che identificano come al primo posto, una corretta e attenta Analisi del Rischio delle Aziende Alimentari, garantisce una gestione sostenibile e attenta del Pest Control.

La ricerca tecnologica

Avere a disposizione in tempo reale dei parametri di monitoraggio degli infestanti è il punto fondamentale per mettere in atto strategie contenitive e valutative del perché si è verificata una infestazione. Partendo quindi dall’annoso problema delle soglie, sono ormai presenti numerosi software che, a seguito di valutazione dei dati di cattura/consumo da parte del tecnico operatore di Pest Control, possono definire se, in un determinato areale, sia in atto una infestazione. Posto che per questi software (IPM System, ByronWeb, Igeo ERP, ecc.) i dati rilevati sono inseriti dal tecnico durante il monitoraggio, la ricerca ha portato allo sviluppo di sistemi che possono identificare in real-time la presenza di infestanti.

La ricerca biologica

Usare il termine biologico può risultare talvolta fuorviante e pericoloso ma, in alcuni ambiti di ricerca del Pest Control, la stessa si sta muovendo in direzione di un reale Controllo Biologico degli infestanti, così come anche richiesto dalla IFS Pest Control Guideline “I Controlli biologici sono l’uso di nemici naturali – predatori, parassiti, agenti patogeni – per controllare i parassiti e i loro danni”. In Italia tale sistema di controllo (inoculo di insetti utili) è ancora in fase embrionale e sembra più sviluppato e utilizzato negli altri Paesi della Comunità Europea, oltre che nel campo agronomico. È altrettanto vero però che diverse Università Italiane, anche in collaborazione con Aziende Fornitrici del settore, stanno lavorando per creare dei protocolli d’uso di questi insetti, con estrema attenzione che gli stessi risultino sicuri per il prodotto finito.

La ricerca chimica

Se tutta la ricerca per la corretta gestione del Pest Management in una Azienda Alimentare sembra passare per un controllo non chimico, la stessa definizione non risulta propriamente corretta. Guidata dal Regolamento UE N. 528/2012, la ricerca chimica si sta orientando a identificare insetticidi che devono assicurare una capacità altamente selettiva, che possano colpire gli insetti nocivi e salvaguardare ambiente ed essere umano. Quindi, per le molecole biocide, identificate come PT-18 (ECHA European Chemicals Agency – Allegato V del BPR – Prodotti usati per il controllo degli artropodi, ad esempio insetti, aracnidi e crostacei, senza respingerli né attirarli) si ha una ricerca costante di nuove molecole da parte delle aziende produttrici in un’ottica di sostenibilità e di basso impatto ambientale.

Michele Ruzza, Consultant and Pest Management Advisor

L’articolo completo è disponibile su www.dimensionepulito.it

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