L’audit è lo strumento più importante che un’azienda del settore alimentare, e non solo, ha per essere valutata, migliorare, e dimostrare il proprio impegno nella corretta gestione quotidiana di un sistema e dei suoi processi produttivi. Se prima gli audit di sicurezza alimentare erano per lo più annunciati, adesso la verifica a sorpresa è diventata una prassi che risponde a nuovi requisiti richiesti dai grandi committenti e dagli standard GFSI - Global Food Safety Initiative. Come farsi trovare preparati?
Gli audit senza preavviso, quindi non programmati con l’organizzazione, sono considerati in due modi opposti: un'opportunità per dimostrare costantemente elevati standard di conformità alla sicurezza alimentare nei sistemi fondamentali e nelle pratiche igieniche (controllo degli allergeni, delle sostanze estranee e dell'etichettatura); un rischio che metta in luce delle incoerenze.
Quindi, come farsi trovare preparati? I dati di audit di BSI a livello globale rivelano che durante gli audit senza preavviso le pratiche e i comportamenti, piuttosto che i sistemi, sono il problema. Risulta quindi fondamentale creare una cultura coerente di impegno in cui tutti i dipendenti identificano, affrontano e monitorano proattivamente i problemi di sicurezza alimentare in modo che la conformità sia un'abitudine e non qualcosa che viene fatto in vista di un audit esterno. Quello che definiamo una conformità sostenibile.
In una brochure dedicata agli audit senza preavviso analizziamo alcuni punti importanti che ogni organizzazione deve prendere in considerazione per essere preparata.