Il 2024 si è rivelato un anno molto positivo per le bollicine italiane. Gli imbottigliamenti della denominazione si sono attestati per la prima volta a 660 milioni di bottiglie, con un incremento del 7% rispetto al 2023, per un valore stimato al consumo di 3,6 mld di euro.
Il Consorzio DOC segnala che quest’anno sono stati realizzati nuovi format – come Tasting in the Dark – una degustazione multisensoriale condotta da Hoby Wedler – e il Pop-up Store Sparks, presentati a Milano in occasione del Fuori Salone – e si è puntato molto sull’oriente con il Temporary Store presso The Hyundai Seoul e i suggestivi Shibuya Prosecco DOC Garden in Giappone e Prosecco DOC Garden in Cina; oltre a raggiungere l’Australia grazie agli eventi Prosecco DOC Lifestyle Drinks & Talks organizzati a Melbourne e Sydney. Negli Stati Uniti il Consorzio ha collaborato con Jermaine Stone, noto come “The Wolf of Wine,” per la realizzazione di un episodio del suo documentario The Original Wine & Hip Hop dedicato a Prosecco DOC, legando la cultura del vino al linguaggio dell’hip-hop.
Sul fronte delle attività artistiche e culturali: è recente la realizzazione del murale dedicato a Giuseppe Verdi realizzato dall’artista Zoow24 a Milano sulla scia dell’Italian Genio e la nuova campagna dedicata ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
Importante anche il monitoraggio e contrasto delle evocazioni e contraffazioni a livello internazionale, nel 2024 il Consorzio ha raccolto significativi risultati bloccando la commercializzazione di vino australiano etichettato come “Prosecco” in Giappone, Cina, Filippine e Ucraina. Questi risultati ribadiscono l’efficacia della strategia di protezione internazionale adottata dal Consorzio, ormai estesa in oltre 80 Paesi.
Innovazione e ricerca
Tra i progetti in atto ci sono iniziative che mirano all’incremento del livello della sostenibilità ambientale della Denominazione, per una significativa riduzione degli input chimici (dalla selezione genetica dei vitigni all’individuazione di strategie di difesa a basso impatto, nonché il coordinamento all’adesione ai principali standard di sostenibilità); per la diminuzione dell’impronta carbonica attraverso la riduzione degli sprechi energetici e il riutilizzo degli scarti di produzione e per la gestione della risorsa idrica sia in caso di eccesso che assenza di precipitazioni.
Inoltre, uno dei prossimi obiettivi è quello di creare una comunità tra i produttori, con il supporto delle tecnologie digitali, al fine di poter, da un lato, gestire le informazioni complessive della Denominazione e, dall’altro, migliorare l’efficienza del sistema produttivo con l’introduzione di pratiche innovative individuate grazie alla sperimentazione, garantendo un approccio teso alla durabilità del patrimonio che rappresenta il Prosecco.
Infine, sono state presentate proposte di modifica del Disciplinare di produzione riguardanti le pratiche enologiche, come l’estensione del taglio di cantina alla tipologia frizzante; l’etichettatura, per valorizzare le competenze proprie delle aziende; la segmentazione della produzione, introducendo delle tipologie per la menzione geografica Trieste e per il periodo di affinamento con i lieviti (Riserva). Il Consorzio, seguendo l’evoluzione del gusto del consumatore, sta continuando con le sperimentazioni, in particolare per la produzione di spumante a bassa gradazione alcolica.