A causa della pandemia, la produzione è calata del 4,4% rispetto al 2019, ma la quota, attestata al 41,2%, rimane stabile.
Consorzio Tutela Speck Alto Adige IGP comunica i dati emersi nel corso dell’Assemblea Annuale, evento durante il quale è stato anche eletto il nuovo Presidente David Recla: "Il 2020 ha messo a dura prova i produttori, eppure, è proprio lo scorso anno che la quota IGP è rimasta stabile, dimostrando come anche in tempi difficili, i consumatori finali tendano sempre a premiare la qualità - ha commentato il neo-Presidente - Siamo consapevoli che c’è stato un calo della produzione sul quale ha influito lo scenario attuale, ma siamo comunque molto fiduciosi per il futuro".
L'anno concluso ha confermato il mercato italiano come principale sbocco commerciale per lo Speck Alto Adige IGP (66,5% con un aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2019); cresce sempre di più la domanda da parte del Sud Italia e dei paesi oltre i confini nazionali. Il mercato estero rappresenta il 33,5% della restante quota di commercializzazione e sono soprattutto la Germania (che aumenta la quota percentuale al 28% dal 26% dello scorso anno) e gli Usa (1,7%) a manifestare il maggior interesse verso questo prodotto. Seguono Francia (1,4%), Austria (0,9%) e Svizzera (0,7%).