Il progetto Ricircola - Plastic Waste Free ha rivisto le attuali modalità di gestione del packaging plastico per alimenti, responsabilizzando tutti gli attori coinvolti nella filiera, incluso il consumatore.
Da metà settembre a metà novembre 2020, in 3 punti vendita Conad della Romagna, sono stati commercializzati 2 prodotti aventi il packaging innovativo (una referenza Amadori e una Apofruit). Ai consumatori è stato richiesto di riconsegnare, dopo l’utilizzo, la vaschetta in plastica vuota presso i punti di raccolta allestiti negli stessi supermercati, a fronte di un rimborso di 0.20 euro/vaschetta riconsegnata. Le vaschette raccolte, prodotte da Ilip, sono state portate all’impianto di recupero del produttore stesso, chiudendo quindi il ciclo per produrre altre vaschette.
I risultati di questa prima sperimentazione su piccola scala sono stati incoraggianti: il modello consente di aumentare l’efficienza di recupero della plastica del +120%, grazie alle modalità di raccolta e separazione del rifiuto. Inoltre, proiettando su un anno i risultati ottenuti in soli 2 mesi di sperimentazione, si potrebbe arrivare ad un aumento del +126% della plastica riciclata, una riduzione del -57% del rifiuto inviato in discarica e la sostituzione del 36% di plastica vergine con plastica secondaria.
"Abbiamo però evidenziato dei limiti che sono prevalentemente logistici - spiega Augusto Bianchini, Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna a capo del progetto - Non in tutti i punti vendita, infatti, è possibile destinare spazio per il recupero delle vaschette. E anche la gestione della raccolta dei rifiuti è un punto che richiede particolare attenzione. Riteniamo che ci siano i presupposti per ragionare su scala industriale e per questo abbiamo presentato una proposta di progetto europeo per portare la sperimentazione a livello regionale: 30/40 supermercati di diverse tipologie per avere risultati che possono essere usate da tutti".
Per Amadori, azienda del comparto avicolo, il progetto potrebbe aprire nuovi scenari di sviluppo di una filiera a ciclo chiuso, secondo l’approccio «dalla culla alla culla», in cui la vita del prodotto packaging viene valorizzata all’infinito in ottica di economia circolare.
Interessante in prospettiva anche la risposta dei consumatori: solo il 7% ha detto di aver preso parte all’iniziativa per il rimborso economico, il 67%per il prodotto stesso e il 26% per la volontà di aiutare l’ambiente. Ben l’86% degli intervistati ha dichiarato infine che avrebbe riconsegnato le vaschette anche per meno denaro o gratis.
Ricircola è un esempio di approccio che mette al centro la plastica e il suo corretto smaltimento e ricircolo. Un’analisi su cosa significhi essere “circolari”, quali siano ad oggi i limiti del sistema, e quali gli strumenti per affrontare un passaggio ad un modello sostenibile misurabile e realmente innovativo. È necessario un approccio diverso perché lo sviluppo economico conservi le risorse della terra e Ricircola può essere un esempio virtuoso al quale ispirarsi.
Francesca De Vecchi
Tecnologa alimentare OTALL