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Il 48% le consuma più volte alla settimana, ma solo il 9% dichiara di sapere perché sono uno dei prodotti più sostenibili. I risultati di un’indagine condotta da Potatoes Forever, campagna cofinanziata dall’Unione Europea e promossa in Italia da UNAPA - Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate, in alcuni grandi supermercati e punti vendita della penisola.

Su un campione di 2.900 persone interpellate sulle abitudini di acquisto e consumo, proprio mentre stava facendo la spesa nel weekend, 1.396 acquirenti hanno dichiarato di consumare patate più volte a settimana, e ben 902 hanno risposto di consumarle almeno una volta a settimana. Il restante campione consuma comunque patate almeno una volta ogni due settimane o una volta al mese, risultati che hanno confermato la preferenza del prodotto.

Nella scelta del prodotto il buon rapporto qualità-prezzo è il principale aspetto preso in considerazione per il 40,7%, mentre il 27,8% considera fondamentale controllare la provenienza del sacchetto di patate che sta per acquistare. In particolare, l’origine europea è una delle caratteristiche a cui prestare attenzione. Il restante campione ha risposto di considerare la varietà e la tipologia di patate, a seconda dell’uso che debba farne (14,3%), mentre c’è chi controlla eventuali certificazioni ambientali legate alla sostenibilità (17%).

L’importanza della certificazione

Patateshutterstock 2236510919Proprio la presenza di una certificazione ambientale chiaramente indicata sull’etichetta spingerebbe il 31,9% ad acquistare patate più spesso, mentre il 26,8% vorrebbe avere maggiori informazioni sulle pratiche sostenibili utilizzate per la produzione. La percezione di un buon rapporto qualità prezzo fa sì che solo il 23,4% dichiari senza remore che le metterebbe più spesso a tavola se il prezzo al kg fosse inferiore. Il 17,7% infine si dimostra attento all’alimentazione, chiedendo maggiori dettagli sulle caratteristiche nutrizionali.
Rispetto al tema della sostenibilità, la maggioranza degli interpellati, il 35,6%, risponde sinceramente di non saperne molto sulla questione e sulle pratiche messe in campo dalla filiera pataticola italiana. Addirittura, il 28,9% dichiara di non saperne “per niente”, e il 26,1% dichiara di saperne abbastanza. Purtroppo, solo il 9,2% dichiara con certezza di conoscere i processi che portano le patate a essere sostenibili, un dato piuttosto esiguo.
Tuttavia le persone si dimostrano interessate a saperne di più, per il 26,8% ad esempio conoscere la tracciabilità della filiera, per sapere esattamente da quale campo italiano arriva il prodotto messo in tavola. La sensibilità verso lo spreco alimentare invece è importante per il 22,3%, che vorrebbe capire in cosa si traduce l’impegno dell’Europa per limitare lo spreco di risorse a tutti i livelli.

Fonte: Unapa/ Potatoes Forever!

UNAPA (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate) è composta da 11 Organizzazioni di Produttori, ufficialmente riconosciute e operanti in tutte le maggiori aree pataticole nazionali, che complessivamente aggregano circa 9.000 aziende agricole. Con una produzione pari a circa 240 mila tonnellate, rappresenta circa il 25% della produzione nazionale e, con una superficie investita complessiva di circa 5 mila ettari, copre il 17% della superficie nazionale pataticola, per un fatturato aggregato di circa 70.000.000 € e una VPC di circa 60.000.000 €.

Cofinanziata dalla UE, la campagna Potatoes Forever! è promossa in Italia da UNAPA, Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate, e in Francia da CNIPT, Comité National Interprofessionnel de la Pomme de Terre, con l’obiettivo di informare il consumatore sulle buone pratiche del settore e mettere in evidenza le azioni degli agricoltori in termini di produzione sostenibile e riduzione dell’impatto ambientale.

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