Il biologico italiano si sta sviluppando sempre di più, ma c'è ancora della strada da fare per raggiungere i maggiori Paesi europei.

Rispetto all'anno scorso cresce del 5,1% la superficie italiana coltivata a biologico, come ci informano i dati forniti dal Sistema d'informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica (SINAB). Dati che evidenziano inoltre la crescita del numero di operatori occupati nel settore, che ha visto un aumento dell'1,3%, con 81.731 lavoratori in più rispetto al 2020.

Venendo al capitolo mercato, anche i suoi andamenti premiano il biologico: i consumi interni, stando ai dati dell'Osservatorio Sana, hanno registrato una crescita del 5% rispetto all’anno precedente e, nell'anno in corso, almeno 9 famiglie su 10 hanno messo nel carrello almeno un prodotto biologico. Non passa inosservato l’incremento dell'11% dell’export, che raggiunge quota 2,9 miliardi di euro.

Un gap di crescita con gli altri Paesi è, però, ancora esistente; secondo FederBio, questo è il momento ideale per intervenire per colmarlo, dato che si stanno definendo le scelte prioritarie del Piano strategico Nazionale della PAC post 2022 che determineranno lo sviluppo del settore agricolo e alimentare per i prossimi dieci anni. Secondo la federazione, urge un’immediata approvazione della legge sul biologico per avere a disposizione tutti gli strumenti necessari, a partire dal Piano d’Azione, per affrontare le sfide del settore.

 

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