Il cda di Conapi ha approvato il nuovo bilancio con con un fatturato di 23 milioni di euro, di cui 20,5 milioni di euro relativi alle produzioni caratteristiche e ha annuncia un piano di investimenti entro l’anno di 3 milioni di euro per potenziare gli impianti produttivi. Il Consorzio Nazionale Apicoltori raggruppa e rappresenta oltre 600 apicoltori, 100 mila alveari (di cui quasi la metà, il 45%, bio), e una produzione complessiva di circa 30.000 quintali l’anno di miele.

Per quanto riguarda il mercato nazionale, su una stima Nielsen intorno ai 151 milioni, il settore del miele ha visto un calo dell’-11% a volume. Mielizia, che è il marchio con cui la Cooperativa si presenta al consumatore finale, ha contenuto le perdite a volume e valore e rileva nel secondo semestre del 2023 un incremento delle vendite di circa il 10% rispetto al semestre precedente.

Il Raccolto

La stagione 2022, che riguarda questo bilancio è stata decisamente più abbondante, con una media produttiva per alveare di 16/18 kg. A differenza del 2021 i raccolti primaverili di acacia e agrumi sono stati decisamente positivi, così come il castagno, mentre la siccità estiva ha determinato un aggravamento della carenza di millefiori, già presente negli anni scorsi.

“Purtroppo l’aumento dei costi di gestione delle aziende apistiche dei soci, i raccolti incerti e la contrazione del mercato che non assorbe il costo reale della produzione, accompagnato dal gravissimo problema della massiccia presenza di falso miele, creano molte criticità a una base sociale che, da un decennio, affronta difficoltà crescenti” - ha dichiarato il presidente Giorgio Baracani. “Il raccolto 2023 ha segnato per l’acacia una produttività media di appena 4 kg/alveare: diventa dunque fondamentale attivare e potenziare un sistema di tutela dell’apicoltura che deve diventare una voce importante nell’agenda politica nazionale ed europea. In tal senso, lo strumento assicurativo a copertura dei mancati raccolti, attivato nel 2023, sta cominciando a dare i primi risultati”.

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