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Le nuove agevolazioni fiscali fanno parte del Piano Transizione 4.0 e sono valide per il triennio 2021- 2023. Il piano ha introdotto incentivi per finanziare beni materiali e immateriali destinati alla trasformazione digitale.

Verso la fine del 2020, tutti gli incentivi fino ad allora previsti sotto forma di ammortamenti si sono trasformati in credito d’imposta, offrendo così un considerevole vantaggio in termini economici. 

PASSAGGIO AL METODO VOLUMETRICO
Il beneficio dell’incentivo riservato agli investimenti in innovazione e design, da portare in compensazione tramite F24 in 3 anni, è ora esteso anche ai cosiddetti progetti 4.0 e green. Inoltre il metodo di calcolo incrementale è stato sostituito con il metodo volumetrico, con le seguenti modalità:

20% per Ricerca e Sviluppo fino a 4 mln euro;
15% per progetti Green e Trasformazione Digitale 4.0 fino a 2 mln euro;
10% per Innovazione fino a 2 mln euro;
10% per Design fino a 2 mln euro;

Le nuove disposizioni di legge che regolano l’ammissibilità delle attività di R&S puntano alla valorizzazione delle competenze dando maggiore peso alle spese per il personale rispetto a quelle per consulenze, materiali e strumentazioni, come da elenco seguente:

Ricercatori di primo impiego con <35 anni = 150%;
Contratti di ricerca (R&S) extra muros residenti nel territorio dello Stato = 150%;
Consulenze = 20% del personale o dei contratti R&S;
Ammortamenti beni strumentali = 30% del personale o dei contratti R&S;
Spese per materiali e componenti dei prototipi = 30% del personale o dei contratti R&S;
Privative industriali (solo R&S) fino a 1 milione euro;

 

CRITERI PER IL PASSAGGIO AL CREDITO D’IMPOSTA

Per gli investimenti realizzati prima del 16 novembre 2020, l’iper ammortamento beni materiali (connessi all’Industria 4.0 allegato a legge 27 dicembre 2019 n. 160) viene trasformato in credito d’imposta: con aliquota del 40% in cinque anni per investimenti fino a 2,5 milioni di euro; con aliquota del 20% in cinque anni per investimenti eccedenti i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro. In entrambi i casi l’agevolazione è compensabile dall’anno successivo nel quale è avvenuto l’investimento.

Invece, per gli investimenti realizzati dopo il 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021, sono ora previste tre aliquote: 50% fino a 2,5 milioni di euro; 30% da 2,5 a 10 milioni di euro; del 10% da 10 a 20 milioni di euro. Novità anche per quanto riguarda i tempi: se il fatturato dell’azienda è superiore a 5 mln si usufruisce del beneficio in 3 anni altrimenti se inferiore, in 1 anno.

Oltre all’iper ammortamento dei beni materiali, anche il super ammortamento dei beni immateriali (connessi all’Industria 4.0 allegato a legge 27 dicembre 2019 n. 160) viene trasformato in credito d’imposta. In questo caso per tutti gli investimenti fino a 700 mila euro, è prevista l’aliquota del 20%, compensabile in tre anni. Inoltre, novità non di poco conto, l’acceso al beneficio è stato svicolato dall’acquisto di beni materiali.

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