Una revisione sistematica della letteratura condotta dai ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) evidenzia che negli isolati di Salmonella enterica di origine animale sono presenti numerosi geni di resistenza ad antibiotici di importanza critica per la cura delle infezioni umane. In particolare sono stati individuati geni di resistenza ai chinoloni e ai fluorochinoloni, soprattutto nel pollame, seguiti da geni di resistenza ai β-lattamici e agli aminoglicosidi, presenti principalmente nei suini. Lo studio è stato pubblicato su Research in Veterinary Science.

L’antibiotico-resistenza negli enterobatteri secondo un approccio One Health

Gli antimicrobici sono farmaci essenziali per il trattamento delle infezioni batteriche nell’uomo e negli animali. Un antibiotico è definito di importanza critica quando è l’unica o una delle limitate terapie disponibili per trattare infezioni gravi. Un inevitabile effetto collaterale dell’utilizzo di antibiotici è la diffusione di fenomeni di antibiotico-resistenza; questo fenomeno è accentuato dall’uso inappropriato di tali farmaci in medicina umana e in zootecnia, che favorisce la diffusione nell’ambiente di batteri resistenti.

Gli antimicrobici, o più comunemente antibiotici, sono farmaci essenziali per il trattamento delle infezioni batteriche nell’uomo e negli animali. Un inevitabile effetto collaterale del loro utilizzo è la diffusione dell’antibiotico-resistenza. Questo fenomeno è accentuato dall’uso inappropriato di tali farmaci in medicina umana e in zootecnia, che favorisce la diffusione nell’ambiente di batteri resistenti.

La criticità degli antibiotici

Gli antibiotici somministrati in zootecnia sono spesso gli stessi usati in medicina umana, o appartengono alla stessa classe farmacologica. Per preservarne l’efficacia terapeutica e limitare il diffondersi di patogeni resistenti, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha individuato e classificato gli antibiotici critici per l’uomo (critically important antimicrobials, CIA).

Un antibiotico è definito di importanza critica quando è l’unica o una delle limitate terapie disponibili per trattare infezioni gravi, causate da batteri che possono essere trasmessi all’uomo da fonti non umane, o che possono acquisire geni di resistenza da fonti non umane. Secondo la classificazione dell’OMS, sono antibiotici di importanza critica per l’uomo:

  • di massima priorità: cefalosporine (terza, quarta e quinta generazione), glicopeptidi, macrolidi e chetolidi, polimixine e chinoloni
  • di priorità alta: aminoglicosidi, ansamicine, carbapenemi e altri penemi, glicilcicline, lipopeptidi, monobattamici, ossazolidinoni, penicilline (naturali, aminopenicilline e antiseudomonas), derivati dell’acido fosfonico, farmaci usati esclusivamente per trattare la tubercolosi o altre malattie da micobatteri.

La diffusione dell’antibiotico-resistenza negli enterobatteri

I sistemi alimentari sono un punto cruciale nell’epidemiologia delle resistenze. Infatti i batteri resistenti si possono trasmettere dagli animali all’uomo sia con il contatto uomo-animale, sia attraverso il consumo di alimenti di origine animale contaminati. Inoltre, l’aumento di batteri resistenti circolanti nell’ambiente può essere dovuto al trasferimento di materiale genetico fra batteri, ovvero allo scambio di geni responsabili dei meccanismi di resistenza. 

I sistemi alimentari sono un punto cruciale nell’epidemiologia delle resistenze perché legano strettamente uomo e animale suggerendo che la salute sia unica (One Health). Infatti i batteri resistenti si possono trasmettere dagli animali all’uomo sia con il contatto uomo-animale, sia attraverso il consumo di alimenti di origine animale contaminati. Inoltre l’aumento di batteri resistenti circolanti nell’ambiente può essere dovuto al trasferimento di materiale genetico fra batteri, che possono scambiarsi geni responsabili dei meccanismi di resistenza.

La maggior parte degli antibiotici utilizzati attualmente in veterinaria è principalmente attiva contro gli enterobatteri, un’importante famiglia di batteri Gram negativi che comprende anche Salmonella ed Escherichia coli.

Questi batteri sono comunemente presenti nell’intestino degli animali e sono responsabili di infezioni opportunistiche sia nell’uomo che negli animali. Sono inoltre una potenziale minaccia per la salute pubblica perché possono sviluppare e diffondere rapidamente geni di resistenza all’interno sia della specie stessa, sia di specie batteriche diverse.

https://doi.org/10.1016/j.rvsc.2019.08.022

 

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