La rivista statunitense Wired, che solitamente si occupa di varie tematiche culturali, economiche e di carattere tecnologico, ha recentemente aggiunto la sua voce al diffuso e variegato dibattito relativo agli aspetti salutistici legati al consumo di formaggio. Lo ha fatto mettendo in discussione i più diffusi convincimenti negativi e i luoghi comuni, purtroppo, da tempo consolidati. Il titolo dell’intervento lascia intendere la posizione della rivista: “Great News, America: Cheese Isn’t Bad for You: CHEESE IS AMONG the ultimate guilty pleasures. It’s gooey. It’s fatty. It’s delicious. It just has to be bad for you, right?”
Il testo del rapporto sottolinea come la diffusa opinione che mette alla gogna dal punto di vista nutrizionale il consumo di formaggio sia sostanzialmente errata o almeno eccessiva. La rivista sentenzia, comparando e assemblando risultati di differenti ricerche, che diversamente da quanto si immagina il consumo di formaggio non solo non fa male, ma addirittura implica aspetti positivi dal punto di vista nutrizionale.
La reputazione del formaggio come alimento che fa ingrassare e che mette in pericolo la salute cardiovascolare sarebbe dunque immeritata. Studi epidemiologici ottenuti analizzando nel tempo le abitudini alimentari di numerosi consumatori sembrerebbero in primo luogo confermare come il consumo di formaggio non abbia sostanzialmente alcun effetto sul peso corporeo. L’aumento del consumo di latticini indurrebbe anzi un aumento della massa muscolare magra e una diminuzione del grasso corporeo. Non ci sarebbero, inoltre, prove che il consumo di formaggio sia realmente collegabile all’aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e, inoltre, risulterebbe perlopiù ininfluente rispetto l’insorgenza di diabete.
I risultati delle sintesi e delle correlazioni di analisi epidemiologiche condotte in luoghi e in tempi differenti sono sempre da valutare con molta prudenza ma, secondo Wired, il mantra del formaggio che nuoce alla salute parrebbe almeno da rivisitare. Dopotutto diverse altre opinioni, apparentemente consolidate, su cibo, aumento di peso e salute sono state riconsiderate e modificate nel tempo.
Wired non è affatto una voce solitaria e negli ultimi anni differenti sono stati i contributi che hanno sollecitato di rivisitare il ruolo del formaggio nella dieta e sulla salute. A questo punto, sarebbe da valutare con attenzione quale strategia sviluppare al fine di riposizionare correttamente il formaggio nei convincimenti e nell’immaginario dei consumatori.
Erasmo Neviani
Presidente Comitato Italiano FIL-IDF