L’efficacia dei trattamenti di sanificazione applicati alle linee di processo e di produzione che trasportano acqua e altri liquidi viene comunemente misurata sui batteri liberi nel liquido stesso.
Tuttavia, questi batteri sono quelli più semplici da eliminare, poiché poco protetti. Inoltre, rappresentano solo il 10% dei batteri totali presenti all’interno di un sistema. Il 90%, infatti, vive adeso alle superfici di tubazioni e serbatoi, formando uno strato comunemente noto come “biofilm”. In questa forma, i microorganismi sono fino a 1000 volte più resistenti ai trattamenti, rispetto a quelli liberi nel liquido. Inoltre, il biofilm rappresenta il “rifugio” ideale per i patogeni, che al suo interno possono proliferare indisturbati.
Da ciò risulta facile intuire come la sola analisi di campioni di liquido prelevati dalle linee di processo e di produzione non sia sufficiente a individuare la presenza di una contaminazione microbiologica né, tantomeno, a verificare l’efficacia di un trattamento di sanificazione.
Per poter prevenire e rimuovere il biofilm, risulta essenziale sapere se e quando esso si stia formando. Poiché le tradizionali tecniche di laboratorio risultano spesso inadatte o difficilmente applicabili, l’Azienda ALVIM Srl ha sviluppato, sulla base di oltre 40 anni di ricerca scientifica condotta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), una tecnologia in grado di rilevare la crescita del biofilm in linea e in tempo reale. Grazie ai Sensori ALVIM, è possibile verificare la necessità e la reale efficacia della sanificazione e, se necessario, intervenire tempestivamente per ottimizzare il trattamento.
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