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Il Consiglio Nazionale che ho l’onore di presiedere si appresta a passare il testimone al nuovo Consiglio che, a seguito delle elezioni, sarà nominato proprio in questi giorni. Personalmente chiudo il mio mandato con la consapevolezza, e un pizzico d’orgoglio, per il lavoro svolto dal 2020 ad oggi.

Sono stati tre anni intensi, ma si è trattato senza dubbio di un’esperienza interessante e stimolante per me, che arrivo da una vita di gestione aziendale, così come per i colleghi con i quali ho condiviso un triennio molto impegnativo, fin dall’inizio.

L’insediamento avvenne il 20 febbraio 2020 e la settimana successiva iniziò la crisi del Covid. Fu necessario cambiare da subito l’assetto e le abitudini consolidate in precedenza e si introdusse la convocazione dei Consigli per via telematica con la frequenza fissa di uno al mese.

Il Programma di mandato fu preparato immediatamente con l’obiettivo di mettere il TA al centro delle attenzioni e quindi fu necessario rivedere l’organizzazione interna e le procedure gestionali.

Il nostro è un Ordine piccolo e con una capacità economica limitata, e la prima analisi a cui ci siamo dedicati aveva lo scopo di indagare, partendo da una valutazione il più precisa possibile della base (ovvero, i circa 2.000 iscritti attuali), le potenzialità di allargamento e coinvolgimento dei 20.000 laureati. Abbiamo cercato di capire perché i nostri laureati non fanno l’esame di Stato e non si iscrivono, e una prima risposta che possiamo darci risiede nel fatto che, fortunatamente, il mondo del lavoro è ancora molto ricettivo per la nostra figura professionale. Su questo fronte, con le istituzioni e le parti coinvolte, si è lavorato all’ipotesi, ora realizzabile, della laurea abilitante: l’iter è in via di definizione a livello ministeriale, e siamo certi che si tratterebbe di un passo importante, che potrebbe aiutare fortemente questo aspetto.

Un altro punto che è stato al centro delle azioni del Consiglio uscente è stata la divulgazione dell’importanza della formazione post laurea obbligatoria tramite un coordinamento più proattivo con il mondo universitario e della formazione. Ricordiamo che per i TA sono a disposizione i tre pilastri della formazione: quella fornita internamente dall’Ordine sia Nazionale che Regionale, gratuita e a pagamento, e quella erogata tramite le agenzie formative accreditate.

In questo triennio si è lavorato molto anche per rafforzare le relazioni, a più livelli. In primis con gli altri Ordini Professionali all’interno della Rete delle Professioni tecniche e ProfessionItaliane, anche per imparare da altri molto più grandi e organizzati di noi. Ma si è lavorato molto anche sulla valorizzazione del TA a livello di relazione con i Ministeri legati alla nostra professione come Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste e Sanità.

Internamente è stato rafforzato il coordinamento con la Consulta degli 11 Presidenti al fine di promuovere un percorso comune e sempre più integrato che oggi, grazie agli strumenti informatici, sembra molto più facile e agevole da realizzare. Abbiamo inoltre trovato una nuova Sede più economica e usufruibile, con un servizio di segreteria; e abbiamo realizzato anche il nuovo website, rivisto e rinnovato e più user friendly, che dovrà assolvere al servizio di “portale delle necessità” per i nostri iscritti.

In questa fase, l’Ordine Nazionale è in grande salute finanziaria, condizione necessaria per fare delle azioni che richiedono un certo investimento economico, e di cui è ora possibile una pianificazione più precisa.

L’incompiuta che lasciamo è l’attività di divulgazione alle aziende della figura professionale del TA, affinché possano apprezzare il vantaggio di avere TA nelle proprie organizzazioni invece di un più generico “food technologist” o “food engineer”. Da portare a compimento anche l’adesione a una Cassa Previdenziale a vantaggio dei nostri iscritti, ma possiamo dire che siamo alla fine del suo iter istitutivo e che a breve verrà ufficializzata.

L’Ordine in questi tre anni ha perseguito con determinazione il suo percorso di crescita, soprattutto nei termini organizzativi necessari per poter intraprendere le azioni che servono allo sviluppo della categoria.

Non abbiamo dubbi circa il fatto che chi raccoglierà il nostro testimone potrà e saprà operare al meglio nell’esclusivo interesse degli iscritti e che quotidianamente lavorerà per garantire la stabilità e lo sviluppo della nostra comunità nazionale OTAN.

Un caro saluto e un arrivederci a qualche occasione d’incontro dei TA.

Lorenzo Maria Aspesi
Presidente uscente Consiglio Ordine Nazionale
Tecnologi Alimentari

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