Il provvedimento della Regione mette a disposizione una dotazione di 2,2 milioni di euro ed è dedicato a interventi di biosicurezza per gli allevamenti di suini, con lo scopo di contrastare la diffusione della PSA.

Sono beneficiarie del bando le micro, piccole e medie imprese attive dedite all'allevamento di suini, le cui domande saranno selezionate in base a tre fasce di priorità che comprendono: gli allevamenti ricadenti nelle Zone di restrizione I e II, in provincia di Pavia; quelli definiti a 'rischio alto e medio-alto' di trasmissione del virus (secondo elenco elaborato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna) e, infine, nei Comuni situati al confine con Piemonte ed Emilia-Romagna.

"Un provvedimento - commenta l'assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi - con cui finanzieremo l'acquisto di recinzioni come opera di prevenzione contro l'insorgenza della malattia, trasmissibile dalla fauna selvatica e in particolare dai cinghiali, che sta diffondendosi in diverse regioni italiane e che ha fatto registrare i primi casi 'lombardi' in provincia di Pavia. Gli interventi finanziati con il bando - prosegue Alessandro Beduschi - consisteranno nella realizzazione di recinzioni fisse 'a prova di bestiame' per rafforzare le misure di biosicurezza degli allevamenti di suini, al fine di limitare la trasmissione del virus della PSA riducendo il rischio di intrusione di cinghiali selvatici".

L'investimento ammesso dovrà avere un costo complessivo minimo di 3.000 euro e massimo 30.000 euro per ciascun codice di allevamento suini attivo, con spesa massima per singolo beneficiario pari a 100.000 euro, comprensivi di forniture, posa in opera e costi di progettazione, che non dovranno superare il 5% della spesa ammessa. L'agevolazione verrà assegnata sottoforma di sovvenzione diretta a fondo perduto, pari al 65% del costo ammissibile e le domande potranno essere presentate entro il 4 settembre 2023.

 

Pin It