La pandemia da Covid-19 ha colpito pesantemente anche le principali aziende alimentari italiane, obbligandole ad affrontare con strumenti inediti la delicata fase emergenziale, rafforzando le procedure di prevenzione e sicurezza per evitare la diffusione del virus. Abbiamo chiesto ai responsabili del gruppo parmense di raccontarci la loro esperienza.
Barilla è senz’altro un marchio sinonimo di qualità e sicurezza alimentare, tra quelli che stanno più a cuore degli italiani: come avete affrontato la Pandemia?
Abbiamo reagito da subito all’emergenza Covid-19 dandoci delle chiare priorità. Prima di tutto garantire la massima sicurezza delle nostre persone. Ci siamo poi adoperati per assicurare la continuità delle operazioni in tutti i siti produttivi, facendo fronte alla crescente domanda, in modo da garantire in tutte le nostre geografie l’offerta dei prodotti essenziali. Il Gruppo Barilla ha reagito tempestivamente a questa inedita situazione impegnandosi su diverse priorità: la sicurezza delle proprie persone, il supporto alle comunità, la continuità produttiva e la definizione della strada per il futuro. Lo abbiamo fatto consapevoli dell’importanza del settore agroalimentare in un momento così difficile: grazie all’incredibile impegno delle nostre persone, i prodotti Barilla hanno continuato a offrire un momento di normalità a milioni di consumatori nel mondo.
Quali indicazioni operative avete fornito al vostro personale per rendere ancora più incisiva l’azione di prevenzione del virus?
Quando le dimensioni dell’emergenza Coronavirus sono diventate chiare, la prima priorità per il Gruppo è stata prendersi cura delle proprie persone. Sono state quindi fornite indicazioni di comportamento chiare a tutti i dipendenti: negli uffici, nella Forza Vendite, negli stabilimenti, ed è stata stipulata una copertura assicurativa globale in caso di ricovero da Covid-19. Tutti gli ambienti di lavoro sono stati sanificati e sottoposti a igienizzazioni straordinarie. Gli eventi e le visite di esterni alle strutture del Gruppo sono stati sospesi, così come i viaggi di lavoro, con l’eccezione delle trasferte nazionali necessarie a garantire continuità produttiva. Tutte le azioni intraprese dal Gruppo nel corso della crisi sono state decise seguendo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e applicando i provvedimenti e le raccomandazioni forniti dalle Autorità nazionali e locali, quando addirittura non anticipandoli o integrandoli con misure più rigorose, concordate se necessario con i medici competenti.
Stabilimenti e logistica hanno continuato regolarmente a operare
Gli stabilimenti e le piattaforme logistiche Barilla hanno sempre continuato a operare durante la crisi, come previsto dalle autorità che hanno considerato essenziale la produzione di beni alimentari. Le persone che operano all’interno dello stabilimento Barilla sono quindi state dotate di dispositivi di protezione individuale come mascherine e guanti. È stata introdotta la misurazione della temperatura all’ingresso, così come l’obbligo di mantenere sempre una distanza di almeno un metro tra le persone, sospendendo le riunioni in presenza e tutte le attività che non lo avrebbero consentito, introducendo dei turni per la mensa e distanziando i posti a tavola. Per tutti i dipendenti del Gruppo che hanno continuato a lavorare durante le settimane di chiusura, è stato erogato un bonus nei mesi di marzo e aprile. Infine, per supportare il personale di stabilimento e logistica, sono state acquistate pagine di ringraziamento sui quotidiani nazionali e locali dei principali Paesi in cui Barilla è presente.
Gli uffici sono stati sanificati e dotati di dispenser di liquido igienizzante
Per i dipendenti degli uffici è stata richiesta la modalità di lavoro smart working, mentre i locali adibiti a uffici sono stati sanificati e dotati di misure di prevenzione, come l’installazione di dispenser di liquido igienizzante, l’introduzione di turni e del distanziamento a tavola per l’utilizzo della mensa e delle aree comuni, il divieto di effettuare riunioni in presenza. Per il rientro in ufficio, quando reso possibile dalle autorità, è stato predisposto un piano graduale con l’obiettivo di mantenere lo smart working e limitare al minimo strettamente necessario il numero di persone presenti in ufficio. Oltre alle misure adottate, sono state introdotte norme più stringenti per il distanziamento sociale, alternando le postazioni di lavoro, separando le scrivanie con pannelli in plexiglass dove necessario e richiedendo l’utilizzo della mascherina quando non seduti alla propria scrivania. Le persone Barilla rientrate in ufficio hanno avuto in dotazione un kit comprensivo di mascherine, guanti e occhiali; all’ingresso è stata inoltre introdotta la misurazione della temperatura attraverso termocamere. Per i dipendenti della Forza Vendite è stato previsto lo smart working e, nel momento in cui la presenza in campo è ritornata possibile, una dotazione di sicurezza comprendente mascherine, liquido igienizzante e norme di comportamento.
Come immaginate il futuro post-pandemia per la vostra azienda?
In questi due anni abbiamo affrontato e superato molte difficoltà, con l’intima convinzione che anche questa esperienza potesse migliorarci dal punto di vista tecnico e umano. La risposta del personale, duramente messo alla prova dall’emergenza, è stata di grande maturità. Per il post-pandemia possiamo essere solo ottimisti, immaginando una marca che sarà ancor più presente nel cuore e nella vita degli italiani. Barilla saprà sempre andare al passo con i tempi, mantenendo la propria coerenza rispetto ai valori che ha saputo esprimere nella sua storia aziendale, rimasti vivi e vitali anche in un periodo così difficile, che ci auguriamo di aver definitivamente superato.