Il settore della refrigerazione commerciale in Europa sta vivendo un’epoca di grandi trasformazioni, cambiamenti rapidi e importanti, che hanno un notevole impatto sulle aziende. Il cambiamento è innescato dai macro-obiettivi europei di riduzione delle emissioni globali di gas serra, miglioramento dell’efficienza delle attrezzature per ridurne i consumi e incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Questo si è tradotto a livello normativo nel regolamento europeo F-Gas, nei nuovi regolamenti di Eco design ed Energy labelling e in una serie di implementazioni normative nazionali relative all’utilizzo dei refrigeranti serra. Nel contesto internazionale, l’Italia si è distinta per l’attenzione alla sostenibilità ambientale nel campo della refrigerazione commerciale e della produzione del freddo in generale.
«In tutto il mondo, soprattutto in Europa, cresce la domanda di prodotti più efficienti per ridurre il consumo di energia e di risorse» ci racconta Francesco Mastrapasqua, presidente di Assocold, associazione che rappresenta i costruttori di attrezzature frigorifere per il commercio, compressori frigoriferi e impianti frigoriferi industriali, e federata ad Assofoodtec/Anima. «Il settore della refrigerazione ha già fatto grandi passi avanti, pensiamo che gli obiettivi di sostenibilità posti per il 2030 siano pienamente raggiungibili».
L’Italia negli ultimi anni è stata fra i paesi europei che si sono fatti maggiormente interpreti di questi cambiamenti, arrivando a distinguersi per l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale nel campo della refrigerazione commerciale e della produzione del freddo in generale.
Siamo passati ad esempio in pochi anni dall’utilizzo pressoché esclusivo dei gas serra ad altissimo potenziale di riscaldamento Gwp, come ad esempio R404A, R507A, R410A, ai refrigeranti naturali e miscele Hfo a bassissimo impatto serra. Una vera e propria trasformazione tecnologica, che investe l’intero catalogo prodotti e sistemi.
Il regolamento F-Gas è poi stato attuato in Italia dal Dpr 146/2018, probabilmente il più avanzato regolamento in Europa per il controllo dell’utilizzo dei gas serra nel territorio nazionale comprendente la creazione di una banca dati per la raccolta delle informazioni relative alle vendite di gas fluorurati e alle attività di installazione, manutenzione, riparazione e smantellamento delle apparecchiature contenenti F-Gas, che possono essere fatte unicamente da imprese certificate e regolarmente iscritte al registro telematico nazionale.
Cosa cambia per il settore del freddo
Di recentissima pubblicazione sono i Regolamenti Ecodesign (2019/2024) ed Etichettatura Energetica (2019/2018) relativi agli “Apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta” (Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 5 dicembre 2019). «I nuovi regolamenti su Etichettatura energetica ed Ecodesign - relativi agli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta - hanno posto nuove sfide per il settore, confermando in parte la linea direttiva seguita negli ultimi anni. In generale, - spiega Mastrapasqua - la direttiva sull'Ecodesign fornisce regole a livello europeo per migliorare le prestazioni ambientali dei prodotti, stabilendo requisiti minimi obbligatori per l'efficienza energetica». I regolamenti entreranno ufficialmente in vigore il 1° marzo 2021.
Le nuove regole di Eco-progettazione ed Etichettatura energetica sono valide per alcuni gruppi di prodotti, tra cui gli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta, ossia i banchi frigoriferi per i supermercati, i distributori automatici refrigerati, i refrigeratori per bevande e le vetrine per il gelato.
Si tratta di nuovi regolamenti che andranno a sostituire e/o integrare l’attuale direttiva 2009/125/CE sull’Eco-progettazione (Ecodesign) contenente requisiti obbligatori e informazioni di prodotto per accedere al mercato comunitario e il regolamento 2017/1369/UE, con l’introduzione di informazioni agli utilizzatori finali mediante etichetta energetica e scheda informativa prodotto. Le nuove regole sono fatte per premiare l’innovazione, assicurando che il mercato si evolva in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’Europa.
Le nuove etichette energetiche, che appariranno da marzo 2021, hanno l’obiettivo di essere più affidabili, visibili e di maggiore impatto, indirizzando i clienti, come GDO e industria alimentari, verso i prodotti più efficienti e rispettosi per l’ambiente. Inoltre, tutte le informazioni sul prodotto saranno obbligatoriamente registrate nel database europeo Eprel, che aiuterà le autorità di vigilanza del mercato a verificare che i prodotti siano conformi ai requisiti di efficienza energetica e che le informazioni sull’etichetta siano accurate. Per il settore cosiddetto Ecodesign Lot 12, ossia i mobili per l’esposizione e la vendita diretta, i banchi frigoriferi per supermercato, mobili plug-in a gruppo incorporato, mobili per la conservazione e la vendita dei gelati, distributori di bevande e distributori automatici refrigerati, l’Etichettatura energetica si accompagnerà all’Eco-progettazione (Ecodesign) che impone precisi limiti di efficienza per la commercializzazione stessa dei prodotti.
Le informazioni in etichetta
A partire dal marzo 2021, dunque, tutti i prodotti immessi sul mercato dovranno essere provvisti di un’etichetta stampata conforme a quanto stabilito dalla legge per formato e per contenuto informativo.
Le informazioni da esibire in etichetta dovranno essere ottenute tramite procedure di misurazione (secondo lo standard EN/ISO 23953 per i banchi frigoriferi, EN 16902 per i distributori di bevande e EN 16901 per i mobili per gelati) e di calcolo affidabili, accurate e riproducibili, basate su metodi tecnicamente supportati e riconosciuti.
Si dovrà altresì rendere disponibile una scheda prodotto con i dati tecnici e, su richiesta delle autorità degli stati membri, dovrà essere fornita la documentazione tecnica completa, anch’essa conforme ai requisiti di legge. Gli stessi obblighi valgono anche per la vendita di prodotti online.
a cura di Chiara Scelsi