Il settore si distingue rispetto agli altri comparti industriali: perde solo l'1,8%, e registra una crescita dell'1,7% nell'export
Il report sull'agroalimentare The European House - Ambrosetti rivela come nel 2020 l'industria alimentare abbia generato un valore aggiunto di 64,1 miliardi, di cui 31,2 provenienti dal food&beverage.
Nonostante l'export abbia fatto registrare un record di 46,1 miliardi, ci sono senza dubbio margini di miglioramento: le nostre esportazioni incidono infatti solo per l'11% del totale, contro il 15% della Francia e il 20% della Spagna. Per raggiungere questi risultati, secondo Francesco Mutti, ceo dell'azienda omonima, servirebbe un contributo maggiore da parte delle piccole e medie imprese. Oggi, infatti, solo lo 0,5% delle imprese realizza il 60% dell'export. Sempre secondo Mutti, bisognerebbe inoltre puntare molto di più sull'innovazione, investendo ad esempio sui sostituti della carne e su altri prodotti sostenibili, come altri Paesi stanno facendo.