Non viaggia invece in parallelo il clima di fiducia delle imprese che secondo le stime nello stesso periodo è in lieve diminuzione, da 114 a 113,8.

 A settembre la fiducia dei consumatori italiani (o se preferite delle famiglie) riprende a salire. Secondo i dati diffusi da Istat l’indice ha raggiunto i 119,9 punti rispetto ai 116,2 del mese precedente, un livello che non si vedeva da 23 anni a questa parte.

Non viaggia invece in parallelo il clima di fiducia delle imprese che secondo le stime nello stesso periodo è in lieve diminuzione, da 114 a 113,8. 

Entrando nel dettaglio delle varie componenti che compongono la fiducia dei consumatori, il clima economico e quello corrente fanno registrare i maggiori incrementi, mentre il clima personale e quello futuro crescono più moderatamente. Sul fronte delle imprese invece vi è una lieve riduzione della fiducia nell’industria manifatturiera, e un calo più marcato nel commercio al dettaglio. Cresce invece il sentiment nelle costruzioni e nei servizi di mercato.

Cresce anche il PIL

Il clima di ottimismo è confermato anche dal centro studi Prometeia nel rapporto di previsione di settembre: PIL del secondo trimestre al +2.7% sul precedente, ipotesi del 6% per fine anno, Tra le ragioni che giustificano i dati vi è il buon andamento della campagna vaccinale, l’aumento della spesa delle famiglie (+5% nel secondo trimestre) e l’andamento positivo dell’export, dove l’Italia brilla su tutti gli altri Paesi europei, prima ad aver raggiunto i livelli pre-Covid.

 

Franco Metta

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