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Sono i risultati di una ricerca italiana di alto livello, a cura della Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS- I.R.C.C.S. Neuromed, che ha analizzato i dati di 23.000 persone seguite per 12 anni. Il miglioramento del rischio di mortalità riguarda sia le malattie cardiovascolari che i tumori.

La nuova ricerca scientifica è stata da poco pubblicata sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition e ha confermato i benefici effetti del consumo regolare di olio d’oliva. Lo studio è stato realizzato nell’ambito del Progetto UMBERTO, condotto dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS - Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), in collaborazione con la Clinica Mediterranea Cardiocentro di Napoli e l'Università LUM "Giuseppe Degennaro" di Casamassima (BA). Il lavoro di ricerca è stato condotto con il contributo non condizionante dell’azienda Monini.
L’obiettivo era chiarire il nesso fra consumo di olio d’oliva e rischio di mortalità per tumore, un aspetto sinora poco chiaro per gli epidemiologi.

Il dettaglio dello studio

Il gruppo studiato comprendeva 22.892 persone, di cui 11.976 donne e 10.916 uomini con un'età media di 55,4 anni al momento dell'inclusione nello studio, che in media consumavano 23,3 grammi di olio d'oliva al giorno. Coloro che consumavano più olio d'oliva riportavano meno problemi di salute cronici, consumavano più frutta, verdura, legumi e pesce, e bevevano meno alcol.

Durante un periodo di oltre 12 anni di follow-up, si sono verificati 2566 decessi, di cui 939 per cancro, 910 per malattie cardiache e 723 per altre cause. Consumare tre o più cucchiai di olio d'oliva al giorno è stato associato a una minore probabilità di morte per qualsiasi causa. L'analisi dei biomarcatori ha mostrato che un consumo più elevato di olio d'oliva ha ridotto rispettivamente del 21,2% e del 13,7% il rischio di mortalità per tutte le cause e per il cancro, rispetto a consumi più contenuti (inferiore o uguale ad un cucchiaio e mezzo).

Lo studio, considerando le abitudini alimentari dei partecipanti, ha rivelato che consumare più olio d'oliva è legato a minori tassi di mortalità non solo per malattie cardiache, ma anche per cancri e tutte le altre cause di morte, indipendentemente dalla qualità generale della dieta.

Questi risultati, ha commentato Marialaura Bonaccio, Co-Principal Investigator della Piattaforma congiunta “confermano il beneficio del consumo regolare di olio d’oliva per la salute cardiovascolare che è associato alla riduzione di un quarto dei decessi dovuti a patologie cardiovascolari. Ma il dato più interessante è che, rispetto a un consumo inferiore a un cucchiaio e mezzo, il consumo quotidiano di olio di oliva in quantità uguali o superiori a 3 cucchiai da tavola è associato ad una riduzione del rischio di mortalità per tumore”.

Ruggiero, E., Di Castelnuovo, A., Costanzo, S., Esposito, S., De Curtis, A., Persichillo, M., ... & Bonaccio, M. (2024). Olive oil consumption is associated with lower cancer, cardiovascular and all-cause mortality among Italian adults: prospective results from the Moli-sani Study and analysis of potential biological mechanisms. European Journal of Clinical Nutrition, 1-10.

DOI: https://doi.org/10.1038/s41430-024-01442-8

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