Il settore chiude il primo semestre del 2021 con un +21% rispetto allo stesso periodo del 2020. Quasi pareggiato il fatturato del 2021.
La differenza con il fatturato del primo semestre del 2019 è ora solamente dell'1,8%, grazie al netto recupero che ha contraddistinto il settore, che registra un +19,3% tra gennaio e giugno per l'export e un +31,2% per il mercato domestico, sempre in confronto al fatturato del primo semestre 2020.
“I dati del primo semestre 2021 - commenta Matteo Gentili, presidente di Ucima-Mecs, il centro studi che ha fornito i dati - dicono molto della bontà del lavoro fatto nel 2020, quando le nostre aziende non si sono mai fermate. Anzi, il comparto ha colto l’occasione della difficile situazione nazionale e internazionale per migliorare e affinare ulteriormente le proprie soluzioni sul fronte delle tecnologie digitali e, per ora, ne stiamo vedendo i frutti. Per la seconda metà dell’anno c’è fiducia, anche perché in diversi mercati si registrano aspettative di crescita”.
Lo stesso Centro Studi ha fornito anche i risultati del 2020: l’anno scorso i costruttori italiani di macchine automatiche per il packaging hanno sostanzialmente confermato il giro d’affari dell’anno procedente. In linea con il 2019 il fatturato estero pesa per il 78%, pari a 6,08 miliardi, ma subisce un calo del 4,1%. L’Unione europea si conferma la principale area di destinazione delle macchine italiane per il packaging e assorbe il 41% (2.087 milioni di euro) del fatturato totale. Con 1,72 miliardi il mercato domestico è cresciuto nel corso del 2020, marcando un +1,9% rispetto al 2019 e confermando il trend positivo degli ultimi anni.
Nella suddivisione tra i settori clienti il 2020 conferma la predominanza del food & beverage, che incide per il 58,2% sul volume d’affari complessivo. Il food, in particolare, vale da solo il 32,2% del fatturato totale (2.516 milioni di euro), il beverage il 26,0% con 2.032 milioni di euro di ricavi. Insieme registrano una crescita sul 2019 pari al +1,7%.