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Oggi il peso del biologico nella GDO italiana è pari solo al 3% del totale mercato alimentare, ,ma rappresenta un giro d’affari da 2,1 miliardi e quasi il 90% delle famiglie acquista prodotti biologici almeno una volta all’anno. Sono i dati  del settore rappresentato da Assobio, l’Associazione Nazionale delle Imprese di Trasformazione e Distribuzione dei Prodotti Biologici, che ha tenuto a Bologna l’annuale Assemblea dei Soci.

In quella occasione sono stati forniti anche interessanti dati sui principali trend di vendita e dati di mercato del biologico in Italia, attraverso la presentazione delle ricerche di NielsenIQ e SWG Spa.

I numeri italiani

I dati NielsenIQ presentati in Assemblea e riferiti ad un confronto 2024 verso 2023 riportano un leggero incremento a valore del biologico e una sostanziale conferma dei volumi.
Tra i prodotti più venduti a valore ritroviamo le uova, le gallette, le confetture e gli spalmabili a base di frutta e i sostitutivi del latte (bevande vegetali). La categoria che, invece, cresce di più rispetto allo scorso anno è l’olio extravergine di oliva, con un trend assolutamente positivo, dovuto principalmente ad un incremento del prezzo frutto di scarse produzioni e inflazione. In Italia le famiglie acquirenti sono pari a 24,8 milioni, su un numero complessivo di 25,7 milioni, lo scontrino medio è di 5,1 euro e la spesa media annuale pari a 150 euro.

A questi dati si aggiungono quelli presentati da SWG che mostrano il percepito del consumatore, interessante la conferma del forte legame tra prodotto biologico e salute, ma anche l’interesse verso prodotti arricchiti, ad esempio di proteine, o con minore contenuto di grassi e zuccheri. Importante anche l’interesse verso i prodotti Made in Italy, provenienti da filiere più sostenibili e controllate.

Gli obiettivi di Assobio

Tra i principali obiettivi di AssoBio, insieme ai suoi soci, c’è quello di lavorare per aumentare il peso del biologico sul totale alimentare al fine di raggiungere una dimensione a doppia cifra nei prossimi anni, come nei Paesi del nord europa. Fondamentale l’unione delle forze per incrementare sia le attività di promozione e comunicazione, che una maggiore pressione sulle Istituzioni. Da qui la scelta di firmare una lettera d’intenti con il Consorzio Il biologico per azioni congiunte a favore della valorizzazione del biologico italiano: AssoBio e Consorzio insieme contano quasi 300 aziende sul territorio nazionale.
Oggi AssoBio raggruppa 140 associati; nel corso dell’ultimo anno 20 nuove aziende sono entrate nell’associazione, registrando un aumento significativo della rappresentanza nel settore vinicolo e nella trasformazione e produzione.

“Il mio primo anno di presidenza è stato contraddistinto dalla volontà di fare rete insieme a tutti gli operatori del settore per una maggiore e più efficace pressione anche verso le Istituzioni. La forte sinergia con FederBio e il confronto con tutti i principali Ministeri, ha posto le basi per l’avvio di tavoli di lavoro e di confronto e per promuovere il sistema biologico italiano su più fronti. A favore di questa politica oggi abbiamo messo un nuovo fondamentale tassello - ha sottolineato la Presidente di AssoBio Nicoletta Maffini – firmando la lettera d’intenti con il Consorzio il Biologico. AssoBio e Consorzio il Biologico rappresentano insieme circa trecento imprese della filiera biologica nazionale, un patrimonio di qualità ed eccellenza unico, e per queste imprese e per il settore tutto ci impegneremo con azioni concrete per la salvaguardia e lo sviluppo”.

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