La scorsa settimana ventimila agricoltori hanno partecipato a Parma ad una manifestazione organizzata da Coldiretti fin sotto la sede dell’Efsa, che ha anche il compito di valutare l’immissione al consumo dei nuovi alimenti. È seguito un incontro molto costruttivo che ha soddisfatto i partecipanti.

Coldiretti è scesa in piazza per chiedere all’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare che vengano fatti studi medici clinici e preclinici, prima di dare il via libera ai cibi cellulari e di fermentazione di precisione, per tutti i prodotti compresi quelli già presentati prima del 1° febbraio 2025. Il tema è molto sentito dai cittadini: secondo un’indagine Noto Sondaggi 2024, sette italiani su 10 si dichiarano contrari al consumo di carne, latte e altri cibi fatti in laboratorio, l’8% in più rispetto al 2023.

Hanno aderito all’iniziativa anche altre importanti associazioni tra cui quella dei consumatori del Codacons e dell’Adusbef, Federbio, Fipe (l’associazione italiani dei pubblici esercizi leader nel settore della ristorazione), e rappresentanti di Natura Sì, a riprova di come il tema sia molto sentito.

A supportare la mobilitazione, anche una campagna digitale, #facciamoluce, nata con lo scopo di informare i consumatori sui potenziali rischi di questi prodotti e promuovere un’alimentazione consapevole, all’insegna della tradizione agricola italiana.

L’incontro con EFSA

A seguito della manifestazione Coldirtti e EFSA si sono incontrati e hanno avuto uno scambio positivo come confermato dal presidente e dal segretario di Coldiretti Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo che hanno spiegato: “Abbiamo avuto un confronto aperto e costruttivo con i vertici dell’Efsa. Abbiamo apprezzato la grande disponibilità ad ascoltare le nostre istanze e a chiarire le procedure di valutazione che l’Autorità applica per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei. E’ un importante successo per i 20mila agricoltori che sono arrivati qui a Parma. Un momento di grande rappresentanza democratica, che rafforza il patto tra agricoltori e cittadini consumatori che avranno maggiori garanzie di tutela. La nostra iniziativa fin dal primo momento aveva l’obiettivo di rafforzare la ricerca medica e il ruolo di Efsa, ora continueremo il nostro impegno a Bruxelles per ulteriori potenziamenti delle regole e della trasparenza sui cibi fatti in laboratorio e sui prodotti ultraformulati”. 

La soddisfazione riguarda quindi in primis l’impegno dell’Efsa nel condurre ogni analisi necessaria  su ogni singolo prodotto notificato, includendo test pre-clinici e clinici sui cibi derivati da colture cellulari e da fermentazione di precisione. A conferma dell’importanza della massima prudenza e trasparenza nell’introduzione di cibi che potrebbero avere impatti ancora sconosciuti sulla salute umana.

A soddisfare gli organizzatori della manifestazione anche la disponibilità dell’Efsa ad accogliere con favore la conferma che le richieste di autorizzazione presentate prima del 1° febbraio 2025 saranno valutate secondo i più alti standard scientifici, utilizzando criteri aggiornati contenuti nelle ultime linee guida. Si tratta di una garanzia fondamentale per assicurare che ogni nuovo alimento venga sottoposto agli stessi rigorosi parametri di sicurezza, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda. È stata giudicata positivamente anche la volontà dell’Efsa di operare con totale trasparenza, garantendo l’accessibilità pubblica delle informazioni relative ai prodotti notificati, agli studi richiesti e al processo di valutazione scientifica.

 
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