In corso un investimento di 16 mln per l'installazione di nuovi macchinari. L'obiettivo è quello di incrementare la produzione del 40% nel giro di due anni, soprattutto per quanto riguarda l'export.
Tornare a produrre come prima dell'ottobre del 2015, quando un'alluvione devastò sia il pastificio Rummo che altre aziende nei dintorni. Da allora, l'azienda beneventana è riuscita a riparare tutti i danni, e nel prossimo biennio vuole tornare a realizzare i volumi di produzione pre disastro.
Già nell'anno in corso si prevede una crescita del fatturato del 7%, quasi esclusivamente all'estero. Fuori dall'Italia, Rummo realizza già il 35% del suo fatturato, esportando in 60 paesi, ma vuole migliorare arrivando al 50%, crescendo in Giappone, America e Australia.
L'azienda del presidente Cosimo Rummo, dopo aver registrato nel 2020 vendite decisamente superiori alla media di settore, pensa ora anche ad assumere nuovo personale: "Stiamo valutando quante persone prendere" spiega il presidente - "Sul nostro territorio manca un'università delle tecnologie alimentari, e mancano persino i periti industriali. Non è quindi facile trovare i periti di cui abbiamo bisogno".
Fonte: Sole 24 Ore