728x180

Il 27 giugno si celebra ormai da qualche anno la giornata mondiale del microbioma, ovvero il patrimonio genetico di una popolazione microbica, il microbiota, in relazione alle caratteristiche dell’ambiente in cui questi invisibili abitanti si trovano.

Il più noto è probabilmente il microbioma umano, poiché grazie ai progressi nelle tecniche di studio e ricerca, oggi lo conosciamo più da vicino, e siamo in grado di comprenderne, almeno in parte, le funzioni e l’importanza. Di fatto però i microrganismi colonizzano la quasi totalità degli ambienti del nostro pianeta, dai suoli più aridi, alle acque più profonde, agli strati più ostili dell’atmosfera. Ogni nicchia ecologica, contraddistinta da condizioni specifiche di temperatura, disponibilità di acqua e nutrienti, concentrazioni di sale, acidità, ospita uno specifico microbioma, in grado di adattarsi ai cambiamenti, essendo dotato di grande resilienza. 

La comprensione dei meccanismi alla base di tale capacità di adattamento si sta rivelando utile non solo per lo studio degli specifici microbiomi, come ad esempio quelli del suolo o delle piante per le produzioni alimentari, ma anche, più in generale, come aspetto centrale della sostenibilità. Questa è, infatti, indissolubilmente legata ai microrganismi e alla loro evoluzione. Il modo attraverso cui questi piccoli abitanti del pianeta rispondono alle variazioni e alle diverse pressioni selettive, potrà indicarci la strada per rispondere alle sfide globali, come il cambiamento climatico. La recente scoperta dell’esistenza di specifici microbiomi urbani, quindi l’insieme di batteri, virus, archea, funghi, protozoi e dei loro geni e metaboliti, caratteristici di ogni città o centro abitato, ha permesso di correlare il modificarsi della biodiversità microbica di un luogo alla resilienza dell’intero ecosistema urbano. Comprendere quale sia l’impatto delle nostre attività quotidiane, che siano andare in metro (ogni linea ha il proprio microbioma, che è diverso nei giorni e nelle ore di punta!), sederci su una panchina o arredare casa (la progettazione architettonica è anche questione per microbi!), sulle comunità microbiche di un mondo sempre più urbanizzato, rappresenta un’importante opportunità di difesa di una risorsa fondamentale per il pianeta e per il benessere dell’uomo. La consapevolezza di quanto i microrganismi possano essere importanti per risolvere alcune tra le più grandi sfide del nostro tempo è uno potente strumento per indirizzare le tecnologie alimentari verso un futuro sostenibile.

 

Benedetta Bottari

Pin It