È una produzione fondamentale per il comparto delle conserve alimentari vegetali con un fatturato, nel 2022, di oltre 1 miliardo di euro e una quota di export che supera il 54%. I legumi in scatola nel primo semestre 2023 hanno fatto registrare nei mercati esteri una lievissima flessione in volume (-1,4%) cui è corrisposta, invece, una crescita in valore di circa il 10%.
Sulla stessa linea i consumi interni, con una leggera riduzione del 3,5% in quantità ed un deciso aumento del 14,6% in valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I fagioli in scatola sono il prodotto più venduto, rappresentando circa il 43% del mercato delle conserve vegetali al netto delle conserve rosse.
Sono numeri forniti da ANICAV, l’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali presente a Dubai allo Speciality FIne Food Festival per promuovere i legumi made in Italy esaltandone le molteplici proprietà e il ruolo cardine in una sana alimentazione e promuovere il progetto “Nature’s Pearls – Legumes from Europe”
“Questi dati – commenta Giovanni De Angelis, Direttore Generale di ANICAV – confermano l’export come un’importante leva di crescita per il comparto. In particolare, gli Emirati Arabi Uniti e tutta l’area MENA sono un mercato in grande sviluppo a cui guardiamo con attenzione. I dati consuntivi del 2022 hanno fatto registrare performance molto positive in termini di valore delle esportazioni dirette ai paesi del Nord Africa e Medio Oriente, con una decisa crescita di circa il 24% rispetto all’anno precedente. Segno + anche per quanto riguarda i soli Emirati Arabi Uniti (+16% in valore). Ottimi risultati, insomma, dovuti al fatto che i consumatori stranieri riconoscono nei legumi Made in Italy qualità e proprietà salutistiche notevoli, anche in alternativa alle proteine animali. Per tutto questo la nostra presenza a Dubai, in occasione di questo importante appuntamento internazionale, sarà fondamentale per supportare le aziende associate nel percorso di valorizzazione e promozione dei legumi italiani nel mondo.”