Sono già centinaia gli emendamenti presentati sul tema del regolamento per ridurre i rifiuti; l’Europarlamento è chiamato a breve ad esprimere una posizione definitiva. "Sono oltre le 500 richieste di modifica" del testo approvato dalla commissione ambiente dell'Eurocamera il 24 ottobre scorso, ha confermato ai giornalisti il presidente della stessa commissione, Pascal Canfi.
Nel frattempo, gli ultimi ad esprimere ufficialmente delle perplessità sono stati i francesi per bocca della Segretaria di Stato per gli Affari Europei, Laurence Boone, che si è espressa contro il Packaging and Packaging Waste Regulation (PPWR) così come è stato concepito in Commissione Ambiente, chiedendone un radicale ripensamento.
Della cosa si è rallegrata Federalimentare che in nota del Vice Presidente con delega all’ambiente, Giangiacomo Pierini, ha dichiarato: “Il cambio di indirizzo da parte della Francia dimostra che le obiezioni sollevate dall’Italia e da altri Paesi membri in Commissione non erano ingiustificate, ma evidenziavano invece come i principi costitutivi del Regolamento fossero più di carattere ideologico che rivolti a una reale implementazione dell’economia circolare. Come industria alimentare, sempre attenta alla sostenibilità e alla ricerca in campo ambientale di soluzioni virtuose rivolte alla riduzione degli sprechi, ci auguriamo che da parte dell’Europarlamento ci sia un forte ripensamento legislativo che salvaguardi l’intera filiera agroalimentare europea che vale oltre il 30% del PIL italiano. Se l’impianto normativo attuale non verrà corretto - conclude Pierini - assisteremo a un disastro economico e sociale che impatterà sulla competitività dell’economia europea, colpendo i livelli occupazionali e ambientali con danni incalcolabili, e distruggendo l’industria del riciclo, che vede l’Italia e le sue industrie in cima a tutte le classifiche europee”.