Il terzo report 2024 di ISMEA segnala che dopo l'incremento nel 2023, che resta il più alto degli ultimi anni (+8,1%), la spesa nel corso dei primi nove mesi del 2024 rallenta bruscamente (+0,5%), interrompendo un buon andamento che proseguiva da circa 2 anni.

I dati ISMEA evidenziano, dopo mesi di continua crescita, contrazioni di spesa per tutti i comparti dei prodotti proteici di origine animale: dalle carni (-2,4%), ai lattiero-caseari (-1,7%), agli ittici (-0,2%) e ai salumi (-0,5%). Solo le uova fanno eccezione (+1,3%), mentre cresce ancora la spesa per ortofrutticoli (+1,1% gli ortaggi e +3,3% la frutta), gli oli vegetali (+18,2%) e le bevande (+1,6%) in tenuta la spesa per i derivati dei cereali (-0,2%).

Latte, formaggio, carne e cereali

In flessione la spesa per il comparto dei prodotti lattiero-caseari (-1,7%), con prezzi medi in ridimensionamento per tutti i prodotti. La contrazione dei volumi riguarda quasi esclusivamente il latte, mentre sia i formaggi che gli altri prodotti, favoriti dalla flessione dei prezzi, registrano un incremento delle quantità vendute. Il report segnala che una maggiore sensibilità agli aspetti etici e ambientali e una diffusa debolezza economica non hanno giovato al comparto delle carni, che nel 2024 continuano a soffrire una disaffezione dei consumatori. Flettono i volumi di tutte le tipologie eccetto quelli delle avicole, che sono anche le uniche per le quali non aumentano i prezzi.

Per i cereali si registra una lieve flessione della spesa (-0,2%) dovuta a una generalizzata contrazione dei prezzi medi (-0,2% nel complesso) a fronte di una sostanziale stabilità dei volumi delle principali referenze. Crescono i volumi nel carrello sia per il pane e suoi sostituti (che da soli rappresentano il 41% del comparto) che per la "pasta fresca" e le "basi pizza" (rispettivamente +1,8%, +1,4% e +2,1%), di contro la "pasta di semola secca" che pesa in valore per il 10% sul comparto registra una contrazione delle vendite in volume.

Ortofrutta e olii

Il comparto degli ortaggi freschi e trasformati - che pesa sul valore del carrello per il 10,4% - ha regi-strato nei primi nove mesi 2024 una crescita della spesa dell'1,1%, dopo il +9,4% del 2023. La dinamica è supportata sia dagli incrementi della spesa per il segmento del fresco sia da alcune referenze del trasformato, solo debolmente contrastate dalla flessione della spesa per i surgelati e per i prodotti a base di pomodoro. Aumenta del 3,3% la spesa per la frutta, con dinamiche di espansione dei volumi che hanno interessato quasi tutti i prodotti ad eccezione degli agrumi (-0,7%), per i quali il decremento dei prezzi medi (-1,9%) ha comportato una flessione della spesa nel periodo del 2,5%.

La spesa per gli oli vegetali continua ad aumentare notevolmente, dopo il +18% del 2022, anno su cui aveva pesato soprattutto la dinamica dell'olio di semi, il +7,6% del 2023: la spesa nei primi nove mesi del 2024 segna un ulteriore +18,2%. Anche quest'anno, come nello scorso, a trainare l'aumento della spesa sono gli oli extravergini di oliva, che con incrementi di prezzo superiori al 40%, pesano sul portafoglio dei consumatori circa il 34% in più rispetto ai primi nove mesi del 2023, malgrado un discreto contenimento dei volumi (-5%).
 
Fonte: ISMEA
 
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