Nella riunione del Comitato Permanente Residui sulle piante, animali, alimenti e mangimi – sezione residui di pesticidi, che si è tenuta il 22 e il 23 febbraio 2022, sono stati votati alcuni progetti di Regolamento che apportano alcune modifiche agli allegati II, III, IV e V del Regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda i limiti massimi di residui (LMR).

In considerazione della situazione degli approvvigionamenti delle materie prime dovuta al conflitto in Ucraina, il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato una circolare che consente all’industria alimentare italiana di poter utilizzare eccezionalmente le etichette e gli imballaggi già in possesso, sostituendo l’olio di girasole con altri oli vegetali nella lista degli ingredienti dei prodotti.

"È necessaria un’urgente revisione delle scelte legate alle politiche europee che rischiano di aggravare la situazione degli approvvigionamenti e di non garantire sicurezza alimentare. C’è urgenza di lavorare sulla reperibilità dei fertilizzanti": è questo l'ammonimento di Mauro Acciarri, vicepresidente con delega ai cereali di Compag - Federazione Nazionale dei commercianti di prodotti per l’agricoltura, in merito all’aggravarsi dell’emergenza sugli approvvigionamenti delle materie prime.

Il Ministero della salute ha reso pubblici i risultati dei controlli ufficiali effettuati nell’anno 2020 sulla filiera dei mangimi previsti dal Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA). I controlli, programmati e coordinati su tutto il territorio nazionale dal Ministero della salute, sono eseguiti dai Servizi Veterinari delle A.S.L. sotto la supervisione dei Servizi Veterinari Regionali.

"Quella che nei giorni scorsi sembrava essere una notizia priva di fondamento appare oggi invece come una notizia certa che si aggiunge a un quadro già nero per l'industria alimentare" dice Vacondio, presidente di Federalimentare, a proposito della decisione del governo ungherese di bandire tutte le esportazioni di grano e cereali con effetto immediato a causa degli aumenti dei prezzi causati dall''invasione russa dell'Ucraina.

Il Piano è stato predisposto dal Ministero della Salute con la collaborazione del Gruppo tecnico interregionale REACH – CLP, con il Centro nazionale delle sostanze chimiche, prodotti cosmetici e protezione del consumatore dell’Istituto superiore di sanità e la Rete dei laboratori di controllo in attuazione all’accordo Stato/Regioni del 7 maggio 2015

Per l’ufficio locale dei diritti di proprietà intellettuale, la multinazionale americana “approfitta indebitamente della notorietà, della qualità e di altre caratteristiche della DOP dovute esclusivamente all’ambiente in cui viene prodotto”. Importante vittoria per le Indicazioni Geografiche nel continente americano.

"Quanto sta accadendo in Ucraina si sta ripercuotendo anche sul nostro Paese come un terremoto che vede le industrie alimentari nell''epicentro" dice Ivano Vacondio presidente di Federalimentare, in relazione ai costi, già altissimi, che sono aumentati ancora di più nella notte. È il caso del petrolio, che ha superato i 100 dollari al barile con un conseguente aumento dei costi logistici, dovuti anche al fatto che sulle vie aeree e su quelle marittime i trasporti dall'Ucraina sono bloccati. Non solo: anche il costo del gas è lievitato di un ulteriore 30% nelle ultime ore, mentre il prezzo dei cereali è aumentato nella notte di 50 punti nella borsa di Chicago.

L’Italia detiene un primato europeo nel mercato degli integratori alimentari, con una dimensione pari a circa 3,8 miliardi di euro nel 2020 con una quota del 26%, davanti a Germania (18,8%), Francia (14,7%), Regno Unito (9,5%) e Spagna (7,2%). Le aspettative di crescita del mercato europeo, stimato di 14,6 miliardi, sono nell’ordine del 6% annuo, con l’Italia che dovrebbe toccare nel 2025 una dimensione pari a 4,8 miliardi. Questi i dati riportati dall’Area Studi Mediobanca ha realizzato un report sul mercato della Nutraceutica, ma anche del novel food, in Italia e nel mondo, con un approfondimento sulla sua crescita da qui al 2027.

Per il 2022 sono stati destinati complessivamente 185,9 milioni di euro alla promozione dei prodotti agroalimentari all’interno e all'esterno dell’UE. Analogamente al 2021, il programma di lavoro della politica di promozione per il prossimo anno è incentrato sui prodotti e le pratiche agricole che sostengono gli obiettivi del Green Deal europeo, quali i prodotti biologici dell’UE, gli ortofrutticoli, l’agricoltura sostenibile e il benessere degli animali.

Nonostante la spinta della pandemia, gli importanti piani di investimento messi in campo e i risultati nelle piattaforme abilitanti (es.SPID, ANPR, PagoPA o l’App IO), l’Italia si conferma agli ultimi posti in Europa per livello di digitalizzazione. Secondo i risultati dei Digital Maturity Indexes, elaborati dall’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, nel 2021 il nostro Paese si colloca in 17° posizione tra i 27 Stati dell’UE per fattori abilitanti la trasformazione digitale e solo in 23esimo per effettivo livello di digitalizzazione, con un gap rispetto alla media europea in particolare nel capitale umano.