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Federalimentare ha colto l’occasione della partecipazione al “Summit sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite” promosso dalla FAO per porre al centro del dibattito l’aspetto valoriale che la dieta mediterranea rappresenta a livello mondiale, sia in termini di sostenibilità che di salute, protezione dell’ambiente e benessere sociale.

Come dichiarato in nota del presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino al termine della sua partecipazione alla sessione ‘Diete alimentari, culture e tradizione, quello che insegna la dieta mediterranea’, la presenza è servita anche per illustrare come “l’industria alimentare italiana stia procedendo celermente verso una costante riduzione delle emissioni di CO2 e come stia rendendo il settore sempre più sostenibile e resiliente”.

“Proprio su questo doppio binario - ha proseguito - si stanno concentrando i maggiori sforzi dell’industria alimentare e, se da un lato l’industria sta applicando i principi dell’economia circolare (riciclato il 73% degli imballi, superando il target UE 2030 del 70%; prodotto il 25% delle emissioni CO2 nazionali, contro il 30% della media UE e il 34% della media mondiale) e dell’utilizzo efficace delle risorse (-50% consumo di acqua in 30 anni; -30% di energia consumata in 20 anni), dall’altro – ha continuato Mascarino - così come ha avuto modo di sottolineare il ministro Lollobrigida durante il suo intervento, sta promuovendo i principi della dieta mediterranea, che ricordo essere patrimonio dell’Unesco, mettendo al centro il benessere e la salute delle persone con prodotti di assoluta qualità, dagli elevati standard di sicurezza alimentare e con un''ampia offerta di alimenti sempre più in linea con le nuove esigenze dei consumatori”.

“Attraverso queste nostre finalità – ha aggiunto il presidente di Federalimentare– l’industria alimentare oltre a svolgere un ruolo per l’economia del Paese, svolge anche un ruolo sociale per la collettività risultando proprio grazie a questa sua vocazione, un settore di assoluta affidabilità nel quale hanno fiducia 9 italiani su 10. Un impegno che Federalimentare vuole implementare anche verso i giovani cogliendo e apprezzando l’invito del ministro Schillaci a promuovere una costante educazione alimentare nelle scuole proprio per insegnare i corretti stili di vita e per combattere l’obesità giovanile”.

“Ovviamente il nostro compito è quello di continuare sulla strada fin qui tracciata e di continuare a fare meglio per l’interesse dell’Italia e dei cittadini. Fin d’ora - ha concluso Mascarino - siamo pronti a dare alle Istituzioni il nostro contributo di esperienze e conoscenze affinché gli obiettivi comuni, a livello di agenda ONU, siano raggiunti”.

 

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