Buoni risultai sul fronte delle vendite (+1,2%) e per l’export (+5,2%), in particolare con incrementi in Francia (+6,1%), Spagna (+7,6%) e UK (+10,5%). Bene anche l’affettato (+3,8%). Nel complesso, ne primi nove mesi del 2024 sono stati venduti quasi 25 milioni e mezzo di kg, con una crescita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2023 (dati forniti dall’organismo di controllo IFCQ certificazioni).
Sul fronte export, che rappresenta il 22,2% delle vendite totali, si registra una crescita del 5,2%. Nel dettaglio, il Regno Unito registra il maggior incremento percentuale pari a + 10,5%, seguito da Spagna +7,6% e Francia + 6,1%. Non è un caso che questi Paesi siano quelli in cui il Consorzio porta avanti attività di promozione e comunicazione destinate a opinion leader e consumatori finali. In particolare, in Francia, il Consorzio è impegnato con il progetto di promozione Deli Meat, che comprende un’articolata attività di PR, Advertising e promozione nel canale Ho.Re.Ca.
“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti nei primi 9 mesi, poiché confermano la crescita delle vendite e dell’export della Mortadella Bologna, già riscontrata nei primi 6 mesi. Questo vuol dire che siamo in presenza non di fattori congiunturali ma strutturali. In altri termini, il valore percepito della Mortadella Bologna è solido e impermeabile a situazioni esterne. Nonostante la recente rimodulazione dei consumi delle famiglie italiane, infatti, la Mortadella Bologna non solo continua a far parte del carrello della spesa, ma aumenta le occasioni di acquisto e consumo” – afferma Guido Veroni, presidente del Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna.
Fonte: Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna